Fiume scopre la vocazione turistica

Arrivi e presenze in aumento. Soddisfatti gli operatori del settore. Dicembre è stato un trionfo

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Fiume scopre la vocazione turistica
Foto: RONI BRMALJ

La vocazione turistica è una scoperta recente per Fiume, nata e cresciuta all’insegna dell’industria. La deindustrializzazione l’ha indirizzata a sfruttare delle nuove risorse. L’Ente per il turismo tira le somme per quanto riguarda il 2022 e guarda con ottimismo all’anno appena iniziato. Le cifre sono un toccasana con cui attutire i sintomi della sindrome da rientro dopo le feste.
L’Ente per il turismo di Fiume rende noti i risultati di un’annata da incorniciare, partendo dai dati relativi al mese di dicembre. Per le valutazioni ci si riferisce all’ultimo anno “normale”, il 2019, che ha preceduto i due fortemente condizionati dalla pandemia da Covid-19. In rapporto al dicembre 2019 si registra un aumento degli arrivi del 38 per cento. I turisti stranieri sono addirittura il 48 per cento in più. Di conseguenza, è salito sensibilmente anche il numero di pernottamenti, per la precisione del 24 per cento, del 32 per cento quando ci riferiamo agli stranieri.
Tra i motivi di un trend decisamente positivo c’è, tra l’altro, il fatto che sono cresciute notevolmente le capacità ricettive per quel che concerne i “bad & breakfast”, appartamenti e affittacamere. Il fenomeno è legato in parte a Fiume 2020, Capitale europea della Cultura, che avrebbe dovuto attirare un numero notevole di visitatori durante tutto l’anno. Sappiamo cos’è successo nel 2020, non solo a Fiume. Chi ha investito in questo segmento in prospettiva di Fiume 2020, i frutti ha cominciato a raccoglierli con due anni di ritardo. Rispetto al 2019, inoltre, Fiume ha nella sua offerta anche un nuovo albergo, l’”Hilton” a Costabella. Anno dopo anno, inoltre, la città si arricchisce di nuovi contenuti, a partire dai musei. Dicembre ha riproposto, in diversi punti della Città, i tradizionali mercatini di Natale e l’Avvento, la possibilità di stare insieme all’aperto in un’atmosfera di festa con musica, gastronomia e convivialità.
Se dicembre è stato un trionfo, anche gli undici mesi che l’hanno preceduto sono andati decisamente bene. Nel complesso, il 2022 ha fatto registrare una crescita in doppia cifra. Gli arrivi sono stati del 10 per cento in più rispetto all’anno di riferimento, le presenze, cioè i pernottamenti, del 22 per cento. L’incremento presso gli affittacamere e appartamenti è stato del 15 per cento. Tra gli stranieri i più numerosi sono i tedeschi e gli austriaci, mentre sono in crescita polacchi, cechi e slovacchi.
Nel 2023 si annuncia anche un arrivo più massiccio di navi da crociera, mentre nel giro di due-tre anni avremo in Porto Baross uno dei più moderni marina del Mediterraneo.

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