Fiume. Dopo quella civica, ora c’è l’educazione sanitaria

La Città presenta il programma volto all’introduzione della nuova materia nelle elementari fiumane. Favorevoli le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al sondaggio

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Fiume. Dopo quella civica, ora c’è l’educazione sanitaria
L’Aula consiliare gremita di pubblico interessato al tema. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Fiume è stata la prima città in Croazia a introdurre come materia aggiuntiva nelle scuole elementari l’educazione civica, un prodotto poi “esportato”, ceduto gratuitamente alle amministrazioni locali e regionali interessate. Il progetto, comunque, è stato accolto prevalentemente lì dove le strutture politiche al potere sono vicine a quella che a lungo è stata dominante nel capoluogo quarnerino. Ieri è stata presentata un’altra novità, anch’essa legata al mondo della scuola. Si sta predisponendo il curriculum didattico per introdurre l’educazione sanitaria, un passo che Fiume s’appresta a fare, anche in questo caso per prima in Croazia.

Mondo digitale, rischi e vantaggi
Nel processo di pianificazione dell’introduzione della nuova materia è stato attuato un sondaggio tra le ragazze e i ragazzi. Nena Rončević, docente al Dipartimento di Pedagogia della Facoltà di Filosofia: “La Facoltà collabora già da anni con la Città. In questo caso si è voluto sentire il parere dei bambini. Il sondaggio ha coinvolto gli alunni delle settime classi. Il campione è sicuramente rappresentativo con la partecipazione di oltre il 50 per cento. I quesiti hanno riguardato le loro abitudini, il loro rapporto con i rischi legati alle dipendenze, l’utilizzo delle tecnologie. L’interesse per l’educazione sanitaria è notevole, con il 63 p.c. dei consensi. Credo che vi sia un approccio anche più favorevole tra i ragazzi che tra gli adulti. Uno degli aspetti che vorrei sottolineare è quello dell’utilizzo incontrollato delle tecnologie e delle piattaforme digitali. Il 75 p.c. spende più di un’ora, il 25 p.c. oltre quattro ore davanti a uno schermo. La metà di quelli che hanno risposto al sondaggio ritengono particolarmente importante il tema del cyberbullismo attraverso i social. I ragazzi riconoscono i vantaggi che derivano dalle tecnologie digitali, ma l’80 p.c. è consapevole che possono produrre dei problemi seri”.

Salute fisica e mentale
Eli Pijaca Plavšić è rappresentante del Forum per la libertà dell’educazione: “Fiume è stata ed è tutt’ora all’avanguardia per tante cose negli ultimi vent’anni. Nel caso dell’educazione sanitaria è lecito porsi degli interrogativi. Ci sarà qualcuno a metterla in discussione? Secondo me è più importante chiedersi se il nuovo programma sarà utile ai bimbi. Occorre dire che ci si sta muovendo su solide basi scientifiche costruite da esperti di vari profili. Il curriculo è un documento completo che copre sia la salute fisica che quella mentale e che ha come scopo quella di creare i presupposti per una crescita sana dei bambini”. È suddiviso in quattro tematiche. Il primo è l’alimentazione abbinata allo stile di vita. Segue la prevenzione di comportamenti a rischio. Il terzo tema è quello della salute mentale, del benessere nella sfera emozionale. L’ultimo argomento è la sessualità. Considerando certe tendenze nella nostra società, ci si può aspettare qualche reazione sul programma legato all’educazione sessuale? “Spero, anzi credo di no. È impostata su ricerche, su basi scientifiche accreditate”, ha concluso Eli Pijaca Plavšić.

Filipović: «Coinvolgere tutte le scuole»
“Abbiamo intrapreso l’iniziativa in quanto non ve ne sono state a livello nazionale. Introdurremo l’educazione sanitaria seguendo un curriculo come abbiamo fatto per quella civica. L’obiettivo è di coinvolgere tutte le nostre scuole elementari e che venga adottato anche in altre città. Pareri contrastanti? Nella democrazia le polemiche fanno parte delle regole del gioco. Ognuno ha il diritto di esprimersi. Il nostro intento, come amministrazione responsabile, è quello di fare del bene, in questo caso ai giovani, sempre nel rispetto dei presupposti scientifici”.

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