Fiume. Disoccupazione ai massimi

Drastico aumento nei vari settori produttivi e turistici

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Fiume. Disoccupazione ai massimi

La chiusura forzata di gran parte degli esercizi commerciali, di ristorazione, aziende e piccole e medie imprese in questo period di crisi sanitaria, ha fatto aumentare sensibilmente il numero di disoccupati in Regione. Gli ultimi dati ufficiali per il mese di marzo e pubblicati dall’Ufficio di collocamento dimostrano una linea ascendente per quanto riguarda le persone rimaste senza lavoro e di introiti fissi e che sono costrette pertanto a cercare tutela e supporto finanziario da parte del suddetto ente, e in fin dei conti una nuova occupazione, che di questi tempi sembra essere davvero una missione… impossibile.
Lo scorso mese, l’Ufficio di collocamento di Fiume e le sue succursali regionali, hanno registrato 8.1218 disoccupati, 720 iscritti in più in rapporto a febbraio e 611 in più rispetto a un anno fa. In percentuale si tratta di un aumento pari a 9,6 p.c. in confronto a febbraio e dell’8 p.c. in più in confronto allo stresso periodo del 2019. Del numero totale dei disoccupati, 4.592 sono donne (55,9 p.c.), con un aumento di 6,3 p.c. in rapporto al marzo dell’anno scorso.
In tema d’istruzione, la maggior parte dei disoccupati possiede il diploma di scuola media superiore (2.551 unità) o di un istituto professionale (2.490). Tra coloro che hanno conseguito un titolo universitario ci sono complessivamente 1.018 persone senza lavoro (592 con una laurea di primo e 426 con una di secondo livello). Sono 1.170 i disoccupati che hanno terminato soltanto la scuola dell’obbligo, e 397 quelli senza alcun tipo d’istruzione.
Le fasce d’età con il minore tasso di disoccupazione sono quelle medio-giovani: 15-19 (156 unità), 20-24 (701), 45-49 (722), 30-34 (862), 25-29 (929), e 35-39 (984). Il maggiore tasso di disoccupazione riguarda invece gli ultracinquantenni, con 2.821 persone senza un’occupazione.
L’Ufficio regionale con il maggior numero di disoccupati è Fiume (4.978 unità), seguito dalle sedi dislocate di Abbazia (999), Crikvenica (597), Veglia (443) e Delnice (419), mentre quelli con meno persone in cerca di un lavoro sono gli uffici di Vrbovsko (155), Čabar (123), Arbe (229) e Cherso-Lussino (275).
Rispetto allo stesso periodo del 2019, la riduzione più accentuata della disoccupazione si registra a Vrbovsko (-13,9 p.c.), Delnice (-7,5 p.c.), Cherso-Lussino (-4,5 p.c.) e Čabar (-3,1 p.c.), mentre l’aumento più considerevole è stato registrato ad Arbe (+29,4 p.c.), Abbazia (+27,6 p.c.), Veglia (+10,5 p.c.), Fiume (+7,7 p.c.) e Crikvenica (+3,5 p.c.).
Tra i 8.1218 inattivi censiti nel mese di marzo, 732 non hanno mai avuto un’esperienza lavorativa, mentre gli altri hanno avuto almeno un impiego.
Tra gli attuali disoccupati, 2.082 hanno operato nel settore alberghiero o dei servizi di ristorazione, 1.198 presso vari servizi commerciali, 847 nell’industria manifatturiera, 528 nei servizi amministrativi, 447 nel settore edile e 955 in altri settori.

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