Cosala, il cimitero compie 150 anni

Accademia solenne ieri in occasione dell’importante anniversario. Illustrata la monografia di Goran Moravček

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Cosala, il cimitero compie 150 anni
La monografia “Cosala 150 anni”. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Esteso su una superficie di 110mila metri quadrati, luogo di riposo eterno degli abitanti della città di San Vito, ma anche zona di straordinaria importanza storico-architettonica, il Cimitero monumentale di Cosala, tra i più antichi in Europa, compie 150 anni. Per l’occasione ieri, nella Sala dei marmi del Museo di Marineria e Storia del Litorale croato, ha avuto luogo una cerimonia solenne, alla quale hanno preso parte il sindaco Marko Filipović, la direttrice della municipalizzata Kozala, Nives Torbarina e Lilian Stošić, a capo del Dipartimento per la tutela e la conservazione dei beni culturali di Fiume. Di tipo civile e aree di sepoltura di confessione religiosa mista, le origini del cimitero risalgono al 1781, quando il Comune di Fiume acquistò il primo appezzamento di terra, un orto di proprietà del fiumano Francesco Saverio Zuzulich. L’inaugurazione avvenne nel 1838, ma quella “ufficiale”, inerente alle attività comunali, il 1º gennaio 1872, con il camposanto che ospita diversi mausolei d’illustri famiglie fiumane, strutture in regime di tutela da parte dei conservatori. A tale proposito, Torbarina ha specificato che “nel 1872 sono state avviate le attività comunali della Città, la quale prese sotto la propria ingerenza l’evidenza del Registro dei decessi. Facendolo, le separarono, come già avevano fatto Vienna, Budapest e Londra, da quelle cimiteriali, conferendogli un’importanza comunale. La municipalizzata Kozala, che oggidì si occupa della sistemazione e della manutenzione del camposanto e offre servizi di sepoltura, funerari e di lavorazione della pietra per le lapidi, è stata fondata il 4 dicembre 1995 e opera sotto questo nome dal 28 giugno del 2000”. A seguire, l’intervento del sindaco il quale, dopo avere salutato e dato il benvenuto ai presenti, ha dichiarato che “Fiume è stata testimone di sette regimi e la sua storia ci viene raccontata anche attraverso i suoi cimiteri. Nel caso di quello di Cosala, trattasi di un vero e proprio patrimonio culturale, in cui sono sepolte generazioni di fiumani, i quali hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo della città.Tutto ciò non sarebbe possibile senza l’impegno e il lavoro degli impiegati dell’azienda municipale, con la quale la Città collabora e che colgo l’occasione per ringraziare”. Sulla scia delle sue parole, Stošić si è soffermata sull’importanza storica e culturale del cimitero, d’inestimabile valore materiale, dal 2006, insieme a quello di Tersatto, facente parte del patrimonio storico-culturale della Repubblica di Croazia e sono sotto tutela in qualità di unità di grande pregio.

Nell’ambito della manifestazione è stato presentato un breve filmato relativo ai cimiteri di Cosala, Drenova e Tersatto e ai mausolei maggiormente significativi, come pure la monografia “Cosala 150 anni” di Goran Moravček, corredata con le fotografie di Petar Fabijan. A solennizzare l’anniversario, Olivera Baljak, primattrice del TNC “Ivan de Zajc”e il coro da camera Val.

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