Fiume. Terminal container in Brajdica, nuovo servizio ferroviario

L’operatore «Metrans» inaugura una nuova linea tra Fiume e Budapest su rotaia con collegamenti due volte alla settimana

0
Fiume. Terminal container in Brajdica, nuovo  servizio ferroviario

In meno di due mesi è stato istituito un nuovo servizio ferroviario pubblico tra il terminal container in Brajdica e l’Ungheria. L’operatore ferroviario “Metrans” offre il trasporto dallo scalo fiumano al terminal container di Csepel (Budapest) tramite una linea regolare con collegamenti due volte alla settimana. A differenza dei “treni blocco” che prestano servizio per i grandi operatori e che sul loro percorso non fanno fermate, il servizio proposto dalla “Metrans” si rivolge a utenti “individuali” con l’esigenza di far arrivare a Budapest uno o più container.
Oltre ai convogli riservati ci sono quindi anche quelli per le “piccole utenze” a collegare l’Adriatic Gate Container Terminal all’Europa centrale con sbocchi diretti verso la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l’Austria e la Romania. Il terminal fiumano, come sottolinea il direttore dell’AGCT, Emmanuel Papagiannakis, oltre a far crescere la movimentazione, cerca di dare il proprio contributo alla decarbonizzazione, raggiungendo ormai il 47 per cento del traffico container su rotaia, riducendo quello su gomma, che ha un impatto ambientale sensibilmente superiore.
“Il mercato ungherese è tra i più importanti – commenta il direttore del concessionario nel terminal fiumano –, per quanto riguarda il mercato europeo. L’Ungheria, come produzione e consumo – e gli indicatori economici lo dimostrano – ha delle notevoli prospettive di crescita per il futuro. Grazie alla possibilità di collegarci con diversi Paesi, il terminal AGCT di Fiume si conferma come punto di riferimento per l’Europa meridionale, centrale e sud-orientale. Viene offerto un servizio di trasporto con partenze fisse, due volte alla settimana, senza fermate, da Fiume a Budapest e viceversa”.
L’AGCT è concessionaria per quanto riguarda il terminal in Brajdica, compagnia in cui la quota di maggioranza, il 51 per cento, appartiene all’ICTS (International Container Terminal Services). Il direttore Papagiannakis sottolinea il fatto che attraverso l’istituzione di nuovi servizi su rotaia si tende a contribuire alla riduzione delle emissioni, attraverso un trasporto più sostenibile anche dal punto di vista ambientale. “Per ogni tonnellata di merci si producono 24 chilogrammi in meno di anidride carbonica, quando il trasporto viene effettuato su rotaia e non su gomma”. L’ICTS è presente in sei continenti e in 20 Paesi in cui gestisce 34 terminal.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display