Buccari off limits: progetto epocale in dirittura d’arrivo

Oltre 3 chilometri di rete fognaria e acquedotto, depuratore e scarico in mare. La fine dei lavori è ormai questione di pochi mesi

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Buccari off limits: progetto epocale in dirittura d’arrivo
Escavatori nel centro di Buccari. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il depuratore è completato, come pure lo scarico in mare, lungo 220 metri, attraverso il quale le acque trattate verranno rilasciate a una profondità di 30 metri. Questo è soltanto uno dei segmenti del grande progetto avviato dalla Città di Buccari per poter mettere fuori uso 34 scarichi diretti attraverso i quali finiscono in mare – ancora per poco tempo – le acque reflue provenienti dal centro storico della cittadina. Nel luglio scorso è stata in buona parte normalizzato il regime del traffico stradale, ma si continua a scavare, proprio lì dove si congiungeranno gli scarichi diretti al collettore centrale.

Il progetto viene realizzato interamente dalla Città di Buccari, che lo scorso anno ha deciso di dare il via ai lavori, affidati alla municipalizzata fiumana Vodovod i kanalizacija (ViK), ditta che gestisce acquedotto e rete fognaria anche a Buccari, nonché all’azienda edilizia “GP Krk”. Il sindaco Tomislav Klarić, in un’intervista che gli abbiamo fatto nel marzo scorso, ci aveva detto che il Bilancio lo consente, anticipando però la prospettiva di ottenere, una volta conclusi i lavori, un rimborso delle spese da parte dei fondi dell’Unione europea. La ricostruzione e l’ampliamento della rete fognaria, infatti, non è rientrata nel progetto dell’Agglomerazione fiumana, che in questo periodo sta interessando il territorio amministrativo di Fiume e Viškovo. L’operazione relativa a Buccari costerà complessivamente l’equivalente in euro di circa 60 milioni di kune, una cifra notevole, che la ricca cittadina affacciata sul mare si può permettere grazie alle proprie risorse, in primo luogo derivanti dalla vicina Zona industriale di Kukuljanovo.

Si scava da mesi
Il progetto comprende 3.150 metri di canalizzazione e circa 3 chilometri di acquedotto. Sul percorso ci sono tre stazioni di pompaggio e 120 metri di bacini di sicurezza. Il depuratore è progettato per raccogliere le acque reflue dell’equivalente di 1.600 abitanti, che finiranno in mare dopo il trattamento biologico. Gli scavi erano iniziati nell’aprile dello scorso anno e dovrebbero concludersi entro la fine del 2023.
Gli abitanti di Buccari dovranno pertanto pazientare un altro po’ prima dello sgombero dei grandi macchinari, “ospiti” (in)desiderati appunto dalla scorsa primavera, nel momento in cui i lavori a questo progetto epocale erano appena stati avviati. Da allora, la cittadina è risultata off limits con l’arteria principale, parallela al Lungomare, del tutto inagibile per i veicoli e quasi inagibile per gli abitanti locali.
Nell’annunciarci, all’epoca, questa grande opera infrastrutturale, che oggi è in dirittura d’arrivo, il primo cittadino aveva colto l’occasione per parlarci di altri progetti conclusi, come ad esempio quello relativo al Lungomare e al pontone che arriva a metà golfo e da cui si schiude una meravigliosa vista sulla città, soprattutto alla sera. Provare per credere.
Klarić aveva parlato, in quell’occasione, di voglia di sviluppo e di crescita, contando, come scritto prima, sulle risorse derivanti dall’attività della Zona industriale di Kukuljanovo, in costante ampliamento. “Stiamo predisponendo 30.000 metri quadrati di lotti per aprire un’altra Zona da un milione di metri quadrati – aveva affermato –. Il nostro obiettivo è arrivare a 10.000 posti di lavoro a Kukuljanovo. Sono convinto che ci arriveremo”.
Una città dalle tante potenzialità
Aveva parlato pure di turismo e del desiderio che Buccari, dopo la triste parentesi della cokeria, possa finalmente tornare ai vecchi fasti per la quale era conosciuta in tempi lontani: una cittadina sul mare interessante ai turisti. Le prerogative per diventare una destinazione appetibile ci sono tutte, per di più dopo che saranno portati a termine i lavori attualmente in corso.
In questo contesto, l’annunciato, sempre dal sindaco Klarić, progetto della spiaggia, – non ancora avviato – di certo non guasterà nel percorso di rinascita di una città dall’importante passato e dalle innumerevoli potenzialità.

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