Bilancio approvato a stretta maggioranza

Dopo un acceso dibattito l'Assemblea ha accolto il documento con 23 voti a favore, 4 contrari e 14 astenuti

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Bilancio approvato a stretta maggioranza

Sfiorata per un pelo la bocciatura del Bilancio regionale per il 2022 e le proiezioni per il 2023/24. Alla fine, dopo ore di tira e molla e qualche momento di tensione, dall’albergo Royal di Abbazia, dove si è svolta ieri la riunione dell’Assemblea regionale, è partita la fumata bianca. Il Bilancio è stato approvato con 23 voti a favore, 4 contrari e 14 astenuti. Oltre alla coalizione dell’SDP e ai rappresentanti delle minoranze, è stato appoggiato dall’indipendente Leo Pavela e dai due consiglieri di Možemo!. Contrari i tre consiglieri di Azione dei giovani (AM) e Josip Katalinić (Most).

 

La realizzazione del Bilancio, invece, ha ottenuto 23 voti a favore e 21 astenuti. Non sono stati accolti i due emendamenti proposti da Azione dei giovani e Unione del Quarnero, come nemmeno quello di Josip Katalinić (Most), che hanno ottenuto 21 voti a favore. Ricorderemo che l’Assemblea conta 44 consiglieri.

La sessione è iniziata con una precisa e attenta illustrazione della composizione del Bilancio da parte del capodipartimento per il Bilancio e le finanze, Krešimir Parat. Quello per il 2022 ammonta a 1,525 miliardi di kune, l’1,9 per cento in più (29 milioni), rispetto a quello dell’anno precedente ed è il più alto finora. In effetti, 57 milioni vengono trasferiti dall’anno corrente. Si tratta soprattutto di mezzi incamerati delle istituzioni sanitarie. Per il 2023 e il 2024 è prevista una riduzione del Bilancio. Come è stato precisato, si tratta del Bilancio consolidato: il 74 p.c. riguarda gli utenti, mentre il 26 p.c. sono mezzi della Regione. I maggiori progetti contenuti nel documento riguardano la sanità, la scuola, il centro sportivo sul Platak e gli investimenti delle Port Authority.

Dibattito acceso e costruttivo

Il dibattito è stato aperto dal consigliere indipendente Iva Rinčić, dell’omonima Lista, la quale ha lodato la parte tecnica del Bilancio, ma ha avuto da ridire sulla distribuzione dei mezzi, pur essendo consapevole che circa l’80 p.c. si riferisce all’istruzione e alla sanità. Quindi lo spazio di manovra risulta alquanto limitato. Un tanto è stato ribadito da Davor Štimac della stessa Lista, il quale ha chiesto se fosse possibile aumentare le entrate accedendo ai mezzi dell’Unione europea tramite progetti di qualità. “Il problema è in che direzione sta andando il Bilancio, che non mette in primo piano l’imprenditoria, l’ecotransizione, l’efficienza energetica e le tecnologie moderne. Non si prende in considerazione quanti abitanti avrà questa Regione tra 3-4 anni. Si calcola 10mila in meno. Il Bilancio non prevede misure per evitare questo problema e migliorare la situazione demografica. Non ci sono progetti che potrebbero attirare le persone a trasferirsi qui”, ha fatto notare Štimac. Rispetto ai fondi dell’Ue, il presidente Komadina ha precisato che si tratta di un sistema centralizzato e che l’accesso dipende dalla volontà politica a livello governativo.

Le osservazioni dei consiglieri HDZ, che hanno fatto capire subito l’intenzione di bocciare il Bilancio, hanno riguardato la Strategia di sviluppo della Regione. A loro giudizio il Bilancio non è reale ed è difficilmente realizzabile.

L’indipendente Leo Pavela ha parlato dei progetti che riguardano il Gorski kotar, gli investimenti realizzati e quelli che verranno e che renderanno attraenti località quali Tršće, Mrkopalj, Begovo Razdolje, le piste Čelimbaša, Petehovac e, naturalmente, il Platak.

Fondamentale è stato il voto di Leo Pavela (al centro)

Nedjeljko Pinezić (Azione dei giovani – Unione del Quarnero), ha criticato lo scarso interesse che la Regione ha verso il settore turistico. “Il Gorski kotar perde 1.000 abitanti all’anno e nessun investimento riuscirà a migliorare la situazione. La Regione, una delle più importanti per quanto riguarda il turismo, non ha un dipartimento e un’agenzia che se ne occupi. In effetti, nessuno gestisce il turismo. L’ente turistico del Quarnero è soltanto un’agenzia promozionale”, ha dichiarato annunciando il suo voto contrario.

Mario Alempijević (Azione dei giovani – Unione del Quarnero), ha toccato il tema delle trattative avviate dal presidente Komadina per trovare un accordo sul Bilancio e sugli emendamenti presentati e che non sono stati accolti. Si tratta della costruzione di un Centro per il benessere degli animali e della realizzazione della passeggiata da Costabella ad Abbazia. A questo punto Marko Mataija Mafrici, presidente del club dei consiglieri dell’SDP, ha spiegato che per il centro sono state assicurate 100mila kune e che sono stati accolti emendamenti per un valore di 6 milioni di kune. “Non bastano per alzare la mano a favore del Bilancio?”, ha chiesto.

Il presidente opponente

Anche il presidente dell’Assemblea regionale, Marko Boras Mandić (Unione del Quarnero) ha preso la parola. “Cinque opzioni politiche, ovvero HDZ, Azione dei giovani, Unione del Quarnero, Iva Rinčić e Most, hanno ottenuto 52mila voti alle scorse elezioni, mentre la coalizione dell’SDP 38mila. Assieme a Možemo! e ai rappresentati delle minoranze arriviamo a 44mila. Mi chiedo se gli elettori siano d’accordo che la realizzazione della maggior parte dei progetti, promessa durante la campagna elettorale, venga ora bocciata. Abbiamo presentato progetti per 20 milioni di kune, ci sono state concesse soltanto briciole. Siamo aperti per la collaborazione perché siamo qui per operare a favore dei cittadini e non dei nostri interessi, ma l’SDP non ha dimostrato disponibilità”, ha detto il presidente, aggiungendo che il voto a favore del Bilancio dipende dall’accoglimento degli emendamenti.

Immediata la reazione di Marko Mataja Mafrici: “È stato accolto il 50 per cento dei progetti presentati, non sono briciole. Komadina ha ottenuto 55mila voti alle elezioni e Marko Boras Mandić non ne avrebbe ottenuti abbastanza se non si fosse ‘venduto’ all’HDZ per il posto di presidente dell’Assemblea”, ha dichiarato.

Il presidente Komadina ha chiarito che le trattative per trovare un accordo sul Bilancio si sono svolte. Ciò significa che alcune cose sono state accolte, altre no. “Nel corso dell’anno possiamo riprendere a parlare di determinati progetti, se ci sarà la possibilità di realizzarli. Il Centro per il benessere degli animali non è un rifugio, bensì un albergo e un ambulatorio per gli animali, che ha un determinato costo. Per quanto riguarda la passeggiata da Costabella ad Abbazia, una proposta concreta non è mai giunta in Regione. Le condizioni per approvare il Bilancio ci sono, è importante la stabilità e portare avanti i progetti previsti. Mi dispiace non potere contare sulla vostra fiducia”, ha detto.

Il presidente della Regione, Zlatko Komadina

Il vicepresidente della Regione, Vojko Braut, ha tenuto a precisare che la volontà da parte del potere esecutivo per trovare un accordo sul Bilancio con la Piattaforma 22 c’è stata, ma non è stata reciproca. “Chiedere di mettere a disposizione 20 milioni di kune da distribuire a piacere è stata una richiesta inaccettabile. Soprattutto perché soltanto dopo avere insistito abbiamo ricevuto i progetti proposti. È strano, inoltre, che chiedendo questi 20 milioni non sia stato precisato dove dovrebbe venire tagliato quest’importo”.

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