Bambini e giovani s’aiutano col progetto «Teens for kids»

Il programma è riconosciuto quale prezioso contributo all’interazione tra il settore scolastico e la comunità locale

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Bambini e giovani s’aiutano col progetto «Teens for kids»
Marijana Medarić. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

È stato presentato, negli spazi della Scuola elettroindustriale e artigianale, il progetto “Teens for kids”, finanziato dal Ministero della Scienza e dell’Istruzione nell’ambito dei programmi preventivi in seno alle scuole, riconosciuto quale prezioso contributo all’interazione tra l’istituzione scolastica e la comunità locale. In tale contesto due studenti della stessa, Matko e Luka Posančić, guidati dai loro docenti mentori, allestiranno un angolo della stanza sensoriale (ludoteca) nella struttura che accoglie le donne e i bambini vittime di violenza domestica, la Casa di Sant’Anna. A detta delle responsabili, la docente di religione dell’istituzione scolastica, Marijana Medarić e la psicologa della struttura d’accoglienza, Laura Pavičić, la sala, adibita al gioco con i bimbi nel mentre le mamme saranno assenti, sarà arredata con una miriade di elementi sensoriali atti al rilassamento, all’esercizio e allo studio tramite il divertimento. Da rilevare che l’ambiente multisensoriale sarà teso allo sviluppo completo dei bambini, della loro autonomia nelle attività quotidiane e della loro socializzazione, nonché all’aumento della loro autostima e immagine positiva di sé stessi. Lo stesso verrà utilizzato altresì nel lavoro con gli adolescenti con problemi comportamentali e disturbi dell’attenzione e della concentrazione, oltre a essere utilizzato quale parte dei programmi terapeutici nel trattamento di traumi ed emotività acuta degli adulti. Dello spazio si potrà avvalere anche il personale della Casa di Sant’Anna in qualità di programma antistress, mirato al rilassamento, alla riduzione dello stress e all’aumento dell’efficienza lavorativa.

Una piacevole sorpresa
“Gli allievi della nostra scuola installeranno dei dispositivi sensoriali in un angolino della struttura, con la quale collaboriamo per la seconda volta. In questo caso abbiamo deciso di inserire il progetto nell’ambito di quelli di prevenzione e il Ministero lo ha riconosciuto, supportandolo finanziariamente con l’importo di 20mila kune, di cui la maggior parte l’abbiamo destinata al programma (13mila kune) e il resto alla formazione e alla scuola per situazioni future. In seno allo stesso abbiamo anche incluso una serie di conferenze sulla prevenzione della violenza nelle relazioni di coppia e in famiglia, nonché abbiamo cercato di mostrare ciò che i nostri studenti sanno e possono fare con le loro mani. L’installazione dei sunnominati elementi, effettuata da due nostri studenti che hanno scelto la tematica anche per la loro tesi di maturità, avrà luogo il 4 maggio”, ha spiegato Medarić. Sulla scia delle sue parole, la psicologa della Casa di Sant’Anna ha affermato che già da qualche tempo, con la scuola, si è instaurata una bella collaborazione i cui studenti, almeno una volta all’anno, vanno a fargli visita e raccolgono mezzi per le mamme e per i loro bambini. “I fruitori della nostra struttura ancora non sono a conoscenza di quello che gli stiamo preparando e sarà una piacevole sorpresa. Siamo molto felici di questo progetto e non vediamo l’ora di cogliere le loro espressioni nel vedere l’angolino che verrà installato nella stanza sensoriale. Per noi la stessa ha un importante significato, innanzitutto per far arrivare ai nostri ospiti l’affetto e la preoccupazione degli studenti. Il secondo messaggio, che è molto forte e rappresenta un valore aggiunto, è relativo alla partecipazione dei giovani nello stesso, mentre la terza cosa è inerente agli elementi sensoriali che andranno ad arricchire il sunnominato spazio, i quali diventeranno un valore permanente e saranno fondamentali per innalzare la qualità del lavoro con i fruitori”. In conclusione, l’insegnante delle materie elettrotecniche, Tomislav Damjanović, ha detto che l’attrezzatura che verrà sistemata nella Casa di Sant’Anna è stata assemblata e controllata dagli allievi i quali, in una seconda fase, si recheranno presso la struttura e completeranno quella già in loco.

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