Avvicendamento all’«Energo», Sanjin Kirigin va in pensione

La municipalizzata pubblica il Concorso per la nomina del nuovo direttore

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Avvicendamento all’«Energo», Sanjin Kirigin va in pensione
Sanjin Kirigin. Foto: Nel Pavletic/PIXSELL

Novità dall’Energo: il direttore Sanjin Kirigin ha ufficializzato la decisione di ritirarsi in pensione all’Assemblea della municipalizzata, che oggi pubblica il bando di concorso per il suo successore. Il tutto sta succedendo a pochi giorni dall’inizio dei lavori relativi al progetto di ristrutturazione del sistema del teleriscaldamento, da realizzare con i Fondi europei.

Il sindaco di Fiume, Marko Filipović, ha illustrato in conferenza stampa la situazione, affiancato da Marko Križanec, vicedirettore dell’Energo e possibile, o probabile, futuro direttore. Egli stesso ha ammesso di volere partecipare alla gara per la massima carica aziendale. Se ci saranno altri candidati si saprà il 6 marzo, data entro la quale gli interessati possono fare domanda.
“L’azienda negli ultimi mesi ha attraversato un periodo di turbolenza, un percorso tortuoso, dovuto principalmente alla crisi energetica mondiale. Ne ha risentito pesantemente e per questo ringrazio i consiglieri che lo scorso dicembre hanno approvato la ricapitalizzazione della stessa con 30 milioni di kune, aprendo la via al dibattito per la prossima sessione del Consiglio cittadino. Si tratta dell’approvazione dell’accordo con le banche per riprogrammare i debiti dell’azienda e stabilizzarne il funzionamento. Si vogliono creare le condizioni affinché possa, attraverso le proprie entrate, adempiere agli obblighi finanziari. Non sappiamo che cosa ci riserverà il futuro e quale sarà il prezzo del gas. Non ci sono ancora le decisioni da parte dell’agenzia regolatrice per quanto concerne il teleriscaldamento. Non è una questione politica, bensì di esigenza per assicurare alle utenze un buon servizio. Inoltre, uno degli obiettivi sarà quello di far tornare all’Energo tutti i clienti che a causa della crisi energetica si sono dovuti rivolgere alla GPZ (Gradska plinara Zagreb), azienda accreditata come fornitrice del servizio pubblico della distribuzione del gas a livello nazionale”.

Marko Filipović e Marko Križanec.
Foto: RONI BRMALJ

Investimenti
Con la ricapitalizzazione dell’Energo, la Città di Fiume, attraverso l’acquisizione della quota dell’italiana HERA, detiene oggi una quota di circa il 92 p.c. con la Croplin, che ha l’8 p.c. Lo 0,002 p.c. lo detengono i Comuni di Čavle, Kostrena e Kraljevica. Il progetto volto al rinnovamento del sistema di riscaldamento centralizzato viene finanziato in buona parte dai fondi dell’Unione europea. Sono previsti complessivamente 14 milioni di euro di investimenti dei quali oltre 11 erogati dall’Ue. Verranno sostituiti 7,9 chilometri di tubature esistenti, a cui verranno aggiunti altri 2,5 km. Previsto pure l’ammodernamento delle centrali di cogenerazione e di quelle di sostegno. Per quanto riguarda la posa delle tubature, inevitabilmente, vengono annunciati disagi nel traffico stradale già a partire da marzo, quando si inzierà con gli scavi tra le vie Strižić e Dukić, nel rione di Vežica, nell’ambito dei lavori che comprenderanno la costruzione della rotatoria per accedere al nuovo Ospedale per la donna e il bambino di Sušak. Prevista, inoltre, la sistemazione del collettore per le acque reflue e un segmento dell’acquedotto.
“All’ammodernamento delle centrali – ha precisato Križanec –, si sta lavorando da tempo e a partire dalla prossima settimana si comincerà con gli interventi alla centrale di Gornja Vežica, la più grande in città. Ci sono due impianti di cogenerazione con complessivi 5 megawatt di potenza per produrre sia energia termica che elettrica, con pannelli fotovoltaici sul tetto e due serbatoi per l’acqua alti 18 metri per aumentare l’efficienza del sistema. È l’impianto su cui si basa il sistema della parte orientale della città. A Ovest c’è la centrale di Malonji, concepita con le stesse modalità. Lo stesso vale per Srdoči. La centrale di Zamet verrà attivata e che interverrà quando il funzionamento della centrale di cogenerazione sarà impedito per guasto o se la stessa non riuscirà a coprire da sola la richiesta. A Est la centrale di Vojak sarà la variante di scorta. Infine, a Zamet abbiamo sospeso definitivamente la produzione d’energia con il gasolio”, ha detto ancora Križanec. Concluso questo progetto, si proseguirà con lo sviluppo del sistema del teleriscaldamento, o riscaldamento centralizzato, attraverso l’introduzione delle nuove tecnologie, utilizzando maggiormente le fonti rinnovabili.
Oggi l’Energo copre con il servizio del riscaldamento centralizzato circa 10.000 utenze. La rete di distribuzione del gas ne raggiunge oltre 22.000, ma buona parte di esse hanno un contratto con la zagabrese GPZ. Lo scorso autunno, c’è stato l’esodo in massa verso quest’ultima, in quanto l’Energo, che pratica i prezzi di mercato, con l’impennata del prezzo del gas, ha dovuto aumentare drasticamente i prezzi. Sono rimasti “fedeli” circa 4.000 utenti. Dal settembre 2024 scadrà il contratto con la GPZ come fornitore del servizio pubblico garantito, un ruolo a cui, hanno ammesso Filipović e Križanec, è interessata la stessa Energo, qualora dovessero venire ristabiliti i vecchi equilibri sui mercati mondiali.

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