Regione litoraneo montana. Firmati i contratti di finanziamento

La Regione ha assicurato 36.056 euro per gli 8 Consigli e i 5 rappresentanti delle minoranze presenti nel territorio

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Regione litoraneo montana. Firmati i contratti di finanziamento
I rappresentanti delle minoranze nazionali con Komadina e Mamula. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il presidente della Regione, Zlatko Komadina e il vicepresidente, Petar Mamula, hanno accolto ieri i presidenti dei Consigli delle minoranze nazionali e i rappresentanti delle stesse per la consegna dei contratti di finanziamento dell’attività per il 2023. In Regione sono attivi 8 Consigli delle minoranze (italiana, slovena, serba, albanese, bosgnacca, montenegrina, rom e macedone) e 5 rappresentanti delle entie (ceca, ungherese, russa, slovacca e ucraina), ai quali sono stati distribuiti complessivamente 36.056 euro. Al Consiglio regionale della minoranza italiana, presieduto da Flavio Cossetto, sono andati 3.512 euro.
Komadina ha sottolineato l’ottima collaborazione, che comprende pure il sostegno della Regione nell’attività culturale delle associazioni delle minoranze etniche. Ha ribadito che la Regione litoraneo-montana è sempre stata multiculturale e aperta, conosciuta per il rapporto di armonia che regna tra la maggioranza e le minoranze etniche.
Petar Mamula ha ricordato che quest’anno, a maggio, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei Consigli per le minoranze, che rappresentano almeno l’1,5 per cento della popolazione (oppure almeno 500 appartenenti) e per i rappresentanti di quelle etnie che ne contano almeno 100. Zoran Stanković, presidente del Consiglio della minoranza serba, ha proposto d’invitare in coro la cittadinanza ad andare a votare, siccome la volta scorsa l’affluenza era stata molto scarsa.
Stanković ha ricordato che l’anno scorso è stato celebrato il 20º anniversario dell’istituzione dei Consigli, un diritto sancito dalla Costituzione, che va esercitato. A nome di tutti i firmatari dei contratti, ha ringraziato la Regione per il sostegno che non è mai mancato e ha proposto l’istituzione di un coordinamento delle minoranze etniche quale partner della Regione nella definizione degli interessi comuni.

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