Attivisti di Matterada: bella gita fuori porta

Progetto UI, scambi tra Comunità: la CI di Matterada in visita a Cherso

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Attivisti di Matterada: bella gita fuori porta
Un momento del laboratorio. Foto: CI DI CHERSO

Fine settimana alternativo per gli attivisti della Comunità degli Italiani di Matterada, i quali hanno trascorso il sabato sull’isola di Cherso, in visita al sodalizio locale.
La presidente della CI di Matterada, Katia Šterle ci spiega che la gita fuori porta è stata realizzata nell’ambito di uno scambio tra le due realtà, grazie ai progetti finanziati dall’Unione Italiana.
La comitiva partita al mattino è arrivata verso le 11 nel porto di Cherso, dov’è stata accolta da Daniele Surdić, presidente della Comunità degli Italiani dell’isola. Da lì i connazionali si sono diretti immediatamente a fare visita al caseificio di Loznati, paesino a 10 chilometri di distanza.
Dopo una prima parte di giornata particolarmente intensa gli ospiti si sono meritatamente goduti il pranzo a Cherso, ma non hanno perso troppo tempo, perché subito dopo hanno raggiunto l’associazione “Ruta”, dove si sono cimentati in un laboratorio. La struttura si occupa della lavorazione della lana e così, gli attivisti di Matterada hanno potuto provare anche loro a realizzare una creazione con questo materiale. Finite le visite e le attività i vacanzieri si sono goduti un po’ di tempo libero prima di dirigersi nella sede della Comunità degli Italiani, nella quale hanno allietato i presenti uno spettacolino preparato appositamente, presentato da Elis Pincin ed Enea Grbac. Per l’occasione si sono esibiti il coro guidato dalla maestra Vesna Jugovac Pavlović e la filodrammatica diretta da Vlado Rota.
Il coro a quattro voci ha proposto diversi pezzi del repertorio italiano, ma anche di quello popolare, inoltre, sulle note di “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia, si sono esibite come soliste Katia Šterle e Lučana Uljanik. Gli attori Sandro Grbac, Franko Benolić e Martina Trento Dagostini hanno invece proposto un divertente siparietto intitolato “Un regalo tecnologico (enologico) per me nipote”, che con simpatici malintesi hanno rallegrato il pubblico presente in sala.
Dopo una giornata interessante e intensa è giunta l’ora di fare ritorno sulla terraferma; tutti i partecipanti si sono detti contenti dell’incontro e soddisfatti del tempo trascorso assieme sull’isola di Cherso.

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