Capodistria. Edilizia sostenibile, i vantaggi del legno

Avviato il programma di ricerca biennale che, con vari partner, vede in prima fila l’Ateneo di Capodistria

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Capodistria. Edilizia sostenibile, i vantaggi del legno
La sede dell’Ateneo di Capodistria. Foto: CLAUDIO MOSCARDA

Le Università costituiscono un terreno fertile per la sensibilizzazione e l’educazione nei confronti delle questioni ambientali e delle pratiche sostenibili, sia promuovendo corsi specifici sia incentivando la ricerca di soluzioni innovative per le sfide poste dal cambiamento climatico. In linea con questo principio, l’Ateneo di Capodistria è alla guida dell’Accademia del nuovo Bauhaus europeo per l’ambiente composta da una rete internazionale di istituti di formazione che si occupano di edilizia sostenibile attraverso molteplici iniziative, tra i quali l’InnoRenew CoE di Isola. In tale ambito, proprio in questo mese di febbraio, ha preso il via il programma di ricerca biennale “Life be wooden – Edifici ed educazione in un ecosistema di legno”. Il progetto si concentra sullo studio delle costruzioni sostenibili, immaginando e progettando spazi rigenerativi e inclusivi in grado sia di ridurre gli impatti ambientali attraverso la de-carbonizzazione sia di portare effetti sociali ed economici positivi, come salute e benessere. In questo caso il protagonista è il legno che, insieme ad altri materiali da costruzione derivati dalla biomassa, può costituire una svolta nel campo dell’edilizia, apportando benefici non soltanto a livello ambientale, ma anche sociale ed estetico. “Life be wooden” si concentra infatti sull’edilizia inclusiva che risponde alle esigenze degli anziani e delle popolazioni più vulnerabili, con l’obiettivo di preparare i professionisti a soddisfare le richieste del mercato, superare la frammentazione della filiera locale e valutare i benefici ambientali dell’uso di questi materiali nel settore delle costruzioni. Attraverso gli strumenti della cosiddetta “capacity building”, come seminari, webinar, visite sul campo e una scuola estiva, si riuniranno i soggetti locali, la società civile, i residenti e gli accademici attraverso un approccio partecipativo e multidisciplinare. Andreja Kutnar coordinerà il progetto presso l’Università del Litorale, che collaborerà con il consorzio guidato dall’Università degli studi di Genova, con i partner Regione Liguria, ART-ER-Società consortile per azioni, Università degli Studi di Firenze, FederlegnoArredo, Comité Européen de Coordination de l’habitat Social e Politechnika Wroclawska di Breslavia. La Kutnar è professoressa ordinaria responsabile del settore della Scienza del legno presso il Dipartimento di scienze naturali applicate dell’Università del Litorale ed è anche direttrice del Centro di ricerca sui materiali rinnovabili InnoRenew CoE di Isola.

Sempre per quanto concerne le attività dell’Università di Capodistria da rilevare l’annunciata apertura, in questo mese di febbraio, del bando per l’iscrizione ai corsi di laurea per l’anno accademico 2024/2025, che metterà a disposizione un totale di 1.888 posti. Di questi, 1.545 saranno destinati complessivamente ai cittadini della Repubblica di Slovenia e dei Paesi dell’Unione Europea, 76 per sloveni senza cittadinanza, 195 per cittadini dei Paesi dei Balcani con i quali sono stati stipulati accordi bilaterali nel campo dell’istruzione, ovvero Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Serbia, Macedonia del Nord, nonché infine 72 posti destinati ai cittadini non comunitari. Il periodo di presentazione delle domande di ammissione sarà per i cittadini sloveni e dell’UE dal 20 febbraio al 20 marzo 2024, mentre per quelli provenienti da Paesi non comunitari dal 20 febbraio al 23 maggio 2024.

L’insegna universitaria.
Foto: CLAUDIO MOSCARDA

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