Ballottaggio sindaco: schede da ricontare?

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Ballottaggio sindaco: schede da ricontare?

CAPODISTRIA | Finirà come facilmente prevedibile, a colpi di carte bollate l’elezione per il sindaco di Capodistria. Dopo che le urne, compresi i voti per posta arrivati soltanto lunedì mattina, hanno dato la vittoria ad Aleš Bržan di stretta misura con soli sette voti, è partito il ricorso del primo cittadino uscente Boris Popovič per presunte irregolarità ai seggi. I suoi consiglieri legali sembrano voler puntare ad un nuovo conteggio di tutte le schede elettorali, poiché molte sarebbero quelle nulle. In almeno un seggio sarebbero stati depositati più voti di quanti siano gli iscritti a votare. Da rilevare l’alta affluenza alle urne per questo ballottaggio che ha sfiorato il 66 per cento dei 42.412 aventi diritto. In città, intanto, s’intrecciano storie, difficilmente verificabili, di presunti brogli, tentativi di corruzione, di acquisto di schede vuote o di bustarelle in cambio di voti, di pressioni sui comitati di seggio. Il tutto contribuisce a rendere incandescente l’atmosfera. Il primo verdetto sulla validità della nomina di Bržan deve arrivare entro giovedì prossimo, dalla Commissione elettorale comunale. Quindi sono possibili esposti al Tribunale amministrativo, che ha sede a Nova Gorica e deve pronunciarsi entro tre giorni e poi, come ultima istanza, alla Corte suprema, dove non esistono limiti di tempo. La memoria va automaticamente a dodici anni fa, quando a Isola si presentò un caso analogo e furono i giudici a insediare come primo cittadino, Tomislav Klokočovnik. Il suo avvocato era Franci Matoz, lo stesso che ora difende gli interessi di Popovič. Le schermaglie legali potrebbero rinviare di mesi l’inizio della nuova legislatura a Capodistria. Con ogni probabilità entro la fine del mese sarà costituito il nuovo Consiglio comunale. La sua guida (sempre se non sarà noto il sindaco) sarà affidata al consigliere più anziano per il disbrigo delle questioni correnti. Non sarà possibile approvare il bilancio di previsione, per cui il finanziamento della municipalità sarà affidato all’esercizio provvisorio almeno sino a marzo, con problemi soprattutto per gli investimenti che resteranno bloccati. Lo stesso massimo organismo comunale potrebbe rimanere paralizzato, poiché nessuno schieramento ha una chiara maggioranza e senza conoscere il nome del primo cittadino sarà difficile stringere alleanze.

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