Turismo. Žgomba: «L’aumento dei prezzi è stato forse eccessivo»

Il presidente dell’Associazione delle agenzie di viaggio Boris Žgomba fa il punto della situazione nell’industria dell’ospitalità quest’estate

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Turismo. Žgomba: «L’aumento dei prezzi è stato forse eccessivo»
Turisti a passeggio per Zara. Photo: Sime Zelic/PIXSELL

“Sono il mercato e i consumatori gli unici accreditati a stabilire se i prezzi sono troppo alti. Nel globale sono lievitati. Bisogna però chiedersi se l’aumento è stato eccessivo. Personalmente sono dell’opinione che qualcuno abbia tentato di sfruttare le circostanze e aumentare ulteriormente gli extraprofitti incamerati l’anno scorso. Sono convinto che agire in questo modo sia un errore. Lo dimostra il fatto che i ristoratori e in particolare gli affittacamere ora si sono visti costretti a offrire forti sconti last minute”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione delle agenzie di viaggio in seno alla Camera croata d’Economia (HGK), Boris Žgomba.
“Ogni consumatore – ancora Žgomba, intervenuto ieri davanti alle telecamere della Televisione pubblica croata (HTV) per commentare l’andamento della stagione turistica in Croazia – pretende d’ottenere il massimo per il suo denaro. I turisti non perdonano chi tenta di truffarli. La Germania e altri Paesi stanno affrontando una recessione latente e di conseguenza il potere d’acquisto degli ospiti si è ridotto. Possono permettersi tutto, ma non sono disposti a pagare qualcosa più di quanto valga”. A questo proposito ha invitato a considerare la provenienza dei villeggianti. Da un lato è diminuito il numero dei turisti provenienti dall’Ungheria, dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia, dall’altro sono in aumento gli arrivi dall’Asia, dagli Stati Uniti e dai Paesi scandinavi. “Per quanto concerne gli ospiti italiani i numeri sono buoni”, ha puntualizzato.
Žgomba ha rilevato che i turisti americani, asiatici e scandinavi raggiungono la Croazia quasi esclusivamente in aereo. “I collegamenti aerei non sono mai sufficienti. Esistono i margini per aumentare il numero delle linee verso le destinazioni europee”, ha notato il presidente dell’Associazione delle agenzie di viaggio in seno all’HGK, aggiungendo che in questo momento si stanno compiendo grossi sforzi per rafforzare i collegamenti aerei con i Paesi extra UE. Gli ospiti che arrivano in Croazia in aereo sono diretti principalmente nelle località di villeggiatura della Dalmazia centrale e meridionale. Gli statunitensi, ad esempio, sono attratti soprattutto da Spalato e da Ragusa (Dubrovnik). “L’ospite statunitense spende in media 160 euro al giorno, il doppio rispetto agli altri turisti”, ha notato Žgomba, aggiungendo inoltre che i turisti statunitensi, alla pari di quelli asiatici, hanno anche l’abitudine di frequentare le località di villeggiatura nel corso di tutto l’arco dell’anno e non soltanto durante l’alta stagione.
Ribassi anche del 50 p.c.
Che l’allarme rincari sia più che giustificato lo confermano anche le notizie secondo le quali molti affittacamere starebbero già procedendo in fretta e furia a una riduzione dei prezzi anche del 40 o 50 p.c. Anche i titolari di ville con piscina sono spesso costretti a ritoccare al ribasso l’ammontare degli affitti, tanto da spingere a volte i vacanzieri a disdire le prenotazioni, visto che questi ultimi si stanno rendendo conto che è possibile ottenere prezzi più contenuti rispetto a quelli che venivano chiesti a inizio stagione.
Disponibili 1,3 miliardi di euro
A Zagabria, intanto, sono state presentate la bozza della nuova Legge sul turismo e due decreti che regoleranno gli affitti dei terreni turistici. Nikolina Brnjac, ministro del Turismo e dello Sport, ha annunciato che per la prima volta l’industria dell’ospitalità nazionale ha a disposizione 1,3 miliardi di euro per il miglioramento delle infrastrutture turistiche pubbliche e private e per lo sviluppo di un turismo sostenibile e innovativo.
Gestione delle destinazioni
La nuova normativa sul turismo dovrebbe essere la prima legge quadro in questo settore e dovrebbe entrare in vigore all’inizio del prossimo anno. Dovrebbe prevedere, tra l’altro, l’obbligo di emanare il piano sulla gestione di una determinata destinazione. In pratica si dovrà definire quale sia il numero di vacanzieri sostenibile per una località, al fine di tutelare le risorse e assicurare la competitività. Non vi potrà essere uno sviluppo infinito.

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