Fiume. Mura cittadine: sarà la volta buona?

Erano state rimosse nel 2004 per consentire la costruzione del parcheggio sotterraneo e ingabbiate in una struttura di metallo

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Fiume. Mura cittadine: sarà la volta buona?
Una parte del bastione. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Sul fianco settentrionale della facciata laterale della chiesa dell’Assunta è sito un giardinetto, circoscritto da un antico muro caratterizzato da feritoie e fessure per travi, sulle quali si adagiava la pattuglia di guardia. In pochi non lo sanno, per lo più i turisti, ma trattasi del bastione cittadino, muta, sfregiata, triste e troppo contesa testimonianza dell’antichità della Cittavecchia, il cuore storico del capoluogo quarnerino. Quel torso deturpato è solo una piccola parte della cinta muraria medievale che circondava la città e il Castello quale sede del capitano. La costruzione della stessa risale alla tarda antichità e il suo tracciato è stato adattato alla configurazione del terreno, alle fonti d’acqua e alla Fiumara, nella quale si trovava il porto. Le sue origini si riallacciano al XVII secolo e, nel corso della sua travagliata storia, fu in funzione del sistema difensivo dell’intera città. È indubbio, quindi, che le suddette mura rappresentino un frammento cittadino di inestimabile valore il quale, una volta collocato in un luogo ben visibile di piazza Klobučarić, attestava direttamente la sua storia più antica. Un passato, come dicevamo, difficile, caratterizzato da svariati abbattimenti, mutilazioni, spostamenti e, per fortuna o volontà di alcuni, salvaguardato. A tal proposito, lo storico dell’arte Theo De Canziani ha riferito: “In seguito a momenti non facili, il bastione fiumano ha rischiato di scomparire, ma per una serie di vicissitudini così non è stato. Nel corso del nuovo millennio, con lo scavare del parcheggio sotterraneo, abbiamo assistito a un altro culturicidio. La pianificazione mai realizzata ha lasciato spontaneamente una traccia verniciata in rosso a segnalare la sua posizione originaria. Il muro è stato segato a pezzi, ingabbiato in una struttura di metallo e giace, quasi nascosto, a mo’ di atto vergognoso, dietro alla casa Slogar e alla chiesa dell’Assunta. L’innalzamento del moderno edificio proprio accanto al suo ex tracciato non ha riportato al loro posto i resti, ma piuttosto, ha deturpato ogni panoramica di quella località. Dalla chiesa di Tersatto, con lo sguardo in quella direzione, Stefano della Rovere ci fa arrossire le guance dalla vergogna”.

Le mura rimesse al loro posto?
“Le mura sono indubbiamente uno degli elementi spirituali e fisici costitutivi della Cittavecchia antica e medievale. Esse definiscono l’areale della Città, dunque la sua grandezza, il numero degli abitanti, le vie di comunicazione, le necropoli, nonché, indirettamente, anche l’articolazione interna e le attività”, scrive l’archeologo Nino Novak nel suo testo “La topografia archeologica della Cittavecchia di Fiume”. Sulla falsariga delle sue parole, anche il presidente dell’Associazione fiumana degli storici dell’arte, Berislav Valušek, il quale ha recentemente dichiarato per l’agenzia stampa HINA che “il muro medievale fa parte dell’identità della Città e va rimesso al suo posto. Altrove non ha senso”. Tutto ciò per riflettere, per l’ennesima volta, sulla tematica relativa a uno dei monumenti più simbolici di Fiume, iscritto nel Registro dei beni culturali croato quale patrimonio protetto, i cui resti sono conservati nelle adiacenze del campanile del Duomo, nell’attuale piazza Klobučarić.
Oggidì esso si presenta sottoforma di 6 segmenti, lunghi 4 e alti 3 metri d’altezza, dalla larghezza pari a 60-80 cm, la cui massa di ognuno raggiunge le 25-30 tonnellate. Negli ultimi giorni coloro che si sono ritrovati a passarci accanto per caso o a fare una passeggiata, hanno potuto notare che, dopo molto tempo, qualcosa si sta muovendo. Infatti, l’area dell’ex bastione è stata pulita dall’immondizia e sono state poste delle recinzioni, dietro alle quali sono stati ammassati svariati blocchi del muro. Le reazioni dei cittadini, tradotte in fotografie e/o commenti sulle reti sociali non sono mancate, tra cui da giorni serpeggia la domanda (leggi speranza), se finalmente le amate antiche mura cittadine verranno rimesse al loro posto. Sarà davvero così? Alcune risposte al riguardo sono state date durante l’ultimo Consiglio cittadino.

Le mura sono ingabbiate in una struttura metallica.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

In attesa delle esamine
È da molto tempo che si annucia il ritorno delle mura medievali ubicate in piazza Klobučarić al loro posto d’origine, ovvero davanti alla scuola “Nikola Tesla”, da dove erano state rimosse nel 2004 per consentire la costruzione del parcheggio sotterraneo, o forse altrove. In tale contesto, nell’ambito dell’ultimo Consiglio cittadino, si è rilevato che, a riguardo, il 27 giugno sono iniziate le esamine archeologiche sui resti delle stesse grazie alle quali, tra le altre cose, si dovrebbe determinare se il bastione possa essere rimesso nella sua posizione originaria. A effettuarle è il Dipartimento di archeologia terrestre del Servizio per i beni archeologici dell’Istituto croato di restauro, che è stato scelto sulla base di una procedura d’appalto pubblico e consiste in svariati sondaggi archeologici preliminari, nella raccolta e documentazione di reperti archeologici mobili, nei lavori di conservazione e restauro e nell’analisi radiocarbonica degli stessi. Verrà inoltre realizzata la documentazione di progetto e proposta una relazione relativa allo stato attuale e all’evoluzione storica dell’area. La suddetta esamina durerà fino al 28 luglio, dopodiché, se non sarà un ennesimo abbaglio, conosceremo il destino delle mura cittadine.

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