Le scuse di Ferlin citando La Russa, Tajani e Menia

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Le scuse di Ferlin citando La Russa, Tajani e Menia
Robert Ferlin. Foto Goran Žiković

E infine le scuse pubbliche sono arrivate a pochi giorni da quella frase pronunciata durante la diretta sulle frequenze di Radio Fiume. Ci riferiamo al giornalista dell’emittente radiofonica fiumana Robert Ferlin che nell’annunciare il programma per il 3 maggio, Festa della liberazione di Fiume dal fascismo, aveva dichiarato che “si dovrebbe mettere a mezz’asta la bandiera italiana che sventola sul balcone di Radio Fiume”, invitando poi l’usciere a farlo. Parole che hanno suscitato reazioni e indignazione da parte della giornalista del programma italiano di Radio Fiume, dell’Unione Italiana, del Consiglio della minoranza italiana della Regione litoraneo-montana e quello della Città di Fiume nonché della Comunità degli Italiani di Fiume e di Lista per Fiume. Tutti hanno chiesto le scuse pubbliche del giornalista. E queste sono arrivate ieroggi, mercoledì 8 maggio, i sempre durante il programma in diretta di Radio Fiume.

Ferlin ha dapprima fatto sentire agli ascoltatori quanto da egli affermato venerdì scorso, 3 maggio, e successivamente da detto quanto segue: “Questo è per quelli di voi che non hanno sentito, che non sono informati e che non ho offeso o ferito nessuno. Con mio grande rammarico l’Unione italiana, il Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana e quello della Città di Fiume, la Comunità degli Italiani di Fiume si sono sentiti offesi come pure i membri della Lista per Fiume, che hanno chiesto le mie scuse perché li ho chiamati fascisti”. “Devo smentire, perché semplicemente non mi riferivo a loro – ha detto Ferlin –. Mi limiterò a citare Drago Kraljević, già ambasciatore della Repubblica di Croazia presso la Repubblica Italiana che scrisse: nel 2019 il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, a Basovizza presso Trieste, ricordando le vittime delle Foibe, definì apertamente l’Istria e la Dalmazia territori italiani. Questo quanto scritto, pertanto, dall’ex ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia. Il presidente del Senato italiano, Ignazio La Russa, nel 2018 era stato ripreso mentre mostrava ai giornalisti la sua casa con busti e mini statue di Benito Mussolini assieme a cimeli fascisti. E in terzo luogo, non meno importante, Roberto Menia, noto neofascista, ora senatore del Partito al governo Fratelli d’Italia, propone apertamente ormai da decenni il ritorno dell’Istria, del Quarnero e di gran parte della Dalmazia all’Italia”.

Ferlin ha poi espresso le sue scuse. “Sottolineo ancora una volta scusandomi, e ripeto porgendo le mie scuse a tutti coloro i cui sentimenti sono stati feriti dal fatto che pensavano che io chiamassi fascisti tutti gli italiani, vi chiedo scusa. Non penso proprio che siate tutti fascisti, so che anche voi dareste la vita per questa Croazia, proprio come me. Ancora una volta vi rivolgo le mie scuse per il fatto che abbiate pensato che tutti gli italiani siano fascisti. Non lo credo davvero”, ha affermato Ferlin. E dopo le sue scuse pubbliche, sulle frequenze di Radio Fiume è andata in onda la canzone “Insieme: 1992” con la quale Toto Cutugno vinse l’Eurosong che nel 1990 si svolse a Zagabria.

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