Il primo ministro croato, Andrej Plenković, ha sollevato l’idea del reintegro del servizio militare nel Paese, sottolineando la necessità di essere vigili di fronte alle crescenti tensioni globali. Durante la conferenza stampa di oggi, lunedì 12 febbraio, al termine della presidenza dell’Hdz, Plenković ha esortato i cittadini a “sollevare lo sguardo dal proprio cortile” e a “riflettere sul panorama mondiale”.
Il leader croato ha evidenziato diverse crisi internazionali, inclusa l’aggressione russa contro l’Ucraina, la situazione in Medio Oriente con il conflitto tra Hamas e Israele, e le tensioni nel Kosovo. Plenković ha sottolineato l’importanza di affrontare le minacce provenienti da vicino, comprese le questioni legate alle migrazioni e ai conflitti terroristici.
“Dobbiamo essere responsabili, non possiamo permetterci di dormire mentre attorno a noi ci sono focolai di crisi. La parola chiave è sicurezza”, ha dichiarato Plenković. Il premier ha comunicato di aver chiesto al ministro della Difesa, Ivan Anušić, di analizzare diverse opzioni per il possibile reintegro del servizio militare (qui l’ipotesi più plausibile).
Plenković è convinto che l’introduzione del servizio militare non richiederà modifiche alle disposizioni costituzionali, sottolineando che non tutti saranno chiamati in base all’obiezione di coscienza.
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