Rimpatriati 28 volontari dall’Italia

Grazie all’aiuto dell’Ambasciata a Roma e del Consolato di Trieste

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Rimpatriati 28 volontari dall’Italia

Sono 28 i cittadini croati, di cui la maggior parte volontari dell’Asso- ciazione per i bambini diversamente abili “Naši snovi” (I nostri sogni), nonché 10 cittadini della Bosnia ed Erzegovina, che nella notte tra sabato e domenica sono stati rimpatriati dall’Italia. Lo ha reso noto il Ministero degli Esteri e degli Affari europei. I cittadini erano rimasti bloccati nelle regioni del Trentino Alto Adige, in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto. Il Ministero, in collaborazione con l’Ambasciata croata a Roma e il Consolato generale di Croazia a Trieste, ha coordinato l’intera azione, contattando direttamente le istituzioni italiane e i Comuni delle regioni in questione, permettendo così il rimpatrio di tutti i volontari e i dipendenti dell’associazione “Naši snovi”, di cui la maggior parte si trovava in Comuni dove il numero di casi di coronavirus sono stati altissimi. I volontari si trovavano in Italia per motivi legati all’operato dell’asso- ciazione e si sono rivolti al Consolato dopo essere rimasti bloccati entro i confini italiani. Considerato che le misure introdotte in Italia sono estremamente rigide e tutti gli spo- stamenti sono stati messi al bando per ridurre al massimo la possibilità di contagio da Covid-19, nonché il fatto che in molti comuni sono necessari permessi speciali per poter circolare, i volontari si sono ritrovati de facto bloccati nel Belpaese. Il rimpatrio è avvenuto in autobus e fa parte di una delle tante iniziative di rientro dei cittadini croati all’estero gestita dal Ministero degli Esteri, in collaborazione con la com- pagnia aerea Croatia Airlines, che ha messo a disposizione collega- menti tra Roma e Zagabria, nonché linee di rimpatrio per mezzo del catamarano Jelena della compagnia
Jadrolinija, il quale collega Ancona a Zara.
«Grazie alle autorità italiane»
Il Ministero, una volta concluso il rimpatrio, ha ringraziato le autorità italiane per l’aiuto e la disponibilità dimostrati nell’organizzazione del viaggio di ritorno in Croazia.
Il Ministero, com’è stato precisato, continuerà a coordinare azioni simili anche tramite la rete diplo- matico-consolare della Repubblica di Croazia.

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