Rifiuti a Fiume. Lo sciopero della Čistoća va avanti

0
Rifiuti a Fiume. Lo sciopero della Čistoća va avanti
Foto Željko Jerneić

Fallite anche giovedì  21 settembre le trattative tra i dipendenti della “Čistoća” in sciopero e la dirigenza aziendale. Per la verità, non ci sono nemmeno stati dei negoziati, bensì soltanto un “muro contro muro”. Ecco com’è andata. Dopo sole 24 ore dall’inizio dell’agitazione, Fiume si è risvegliata con i cassonetti pieni e accanto ad essi cumuli di spazzatura non raccolta. Questa è in sintesi, la situazione attuale che interessa la città. Una situazione molto seria, a un passo dall’emergenza. In mattinata, il sindaco Marko Filipović, tempestato dale richieste dei media, ha dichiarato che, nonostante lo sciopero, i netturbini avrebbero iniziato a rimuovere i rifiuti nelle aree del Centro clinico-ospedaliero, in prossimità degli asili e delle scuole. Ciò che abbiamo potuto notare nel primo pomeriggio di ieri, nei pressi della SE Nikola Tesla, ma non soltanto lì, non sembra però confermare la notizia.

Foto Željko Jerneić

Adesione massiccia alla protesta

In ogni caso, il primo cittadino, chiamato ad affrontare un’altra crisi, forse la più difficile da quando è stato eletto, assicura di volere continuare a dialogare, a cercare delle soluzioni anche se l’unica sembra essere quella di accettare le richieste degli scioperanti. Filipović ha commentato le modalità con cui è stata avviata l’agitazione: “Si tratta di un’azione illegale in quanto per attuare uno sciopero sono necessarie delle attività preliminari con preavviso. In questo caso i lavoratori hanno interrotto il lavoro spontaneamente, senza un ruolo dei sindacati”. Scioperano tutti i 440 dipendenti della municipalizzata, per la prima volta nella storia dell’azienda. Ćenan Beljulji, uno dei rappresentanti dei lavoratori, ha sottolineato l’adesione plebiscitaria alla protesta: “Si è aggregata anche l’amministrazione. In questi ultimi cinque anni si è venuta a creare una situazione insostenibile per tutti e per questo motivo c’è scarsa fiducia nei confronti della dirigenza”.

Foto Željko Jerneić

Niente incontro con la dirigenza

Nel tardo pomeriggio il direttore della “Čistoća”, Bojan Jurdana, ha tentato di incontrare dapprima i rappresentanti dei due sindacati che operano in seno all’azienda e quindi i rappresentanti delegati dai lavoratori, ovvero dal movimento spontaneo che ha portato allo sciopero. Poco prima dell’ora prevista per l’inizio delle trattative, i lavoratori hanno fatto saltare l’appuntamento.

Foto Željko Jerneić

Quanto tempo dovrà passare prima che i rifiuti scompaiano dalle strade? Assisteremo a uno scenario che qualche anno fa aveva interessato l’italiana Napoli? La risposta l’avremmo voluta avere dal sindaco che, però, non abbiamo potuto interpellare. In compenso, abbiamo incontrato la disponibilità da parte di Bojan Jurdana.

Foto Željko Jerneić

Cosa è stato fatto, cosa non è stato fatto e cosa si farà per sbrogliare la matassa? I lavoratori non intendono scendere sotto il 30 per cento di aumento dello stipendio netto, mentre la dirigenza offre il 15, con la prospettiva di correggere ulteriormente i salari a partire da gennaio. “Non abbiamo raggiunto un accordo, venerdì 22 settembre è un nuovo giorno e sono convinto che troveremo una soluzione – ha detto con un tono ottimistico il direttore –, perché alla fine dovrà prevalere la ragione. Il 30 p.c. di aumento non è un’ipotesi realizzabile nell’immediatezza. I rappresentanti dei sindacati avevano accettato quanto concordato fino ad allora, il 15 p.c. in più già per il mese di settembre, ma i rappresentanti dei lavoratori non hanno voluto prendere in considerazione quest’offerta e hanno organizzato lo sciopero. Per soddisfare le richieste dovremmo disporre di 2,5 milioni di euro in più all’anno”. La spazzatura, in un modo o nell’altro, dovrà pur venire raccolta. Jurdana confida nel buon senso, come lo stesso sindaco Filipović, che ieri sera in TV ha accennato ad altre misure per venirne a capo, compresa la precettazione.

Foto Željko Jerneić

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display