Pola. Referendum, seggi aperti dalle ore 7 alle 19

Lungomare. Nessun silenzio elettorale in vista della consultazione in programma domenica

0
Pola. Referendum, seggi aperti dalle ore 7 alle 19
L’area scelta dagli investitori per la costruzione dell’hotel Valkane. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Si avvicina l’appuntamento con le urne per i polesi che domenica prossima dalle 7 alle 19 dovranno esprimersi con un sì o con un no sul referendum contro l’edificazione del Lungomare promosso dall’omonima Iniziativa civica. Iniziativa che nei giorni scorsi ha tenuto a ricordare che i cittadini sono chiamati a scegliere se sono favorevoli o meno alla modifica del Piano urbanistico generale della Città di Pola in modo tale che per tutto il territorio di competenza del Piano urbanistico Lungomare (Bollettino ufficiale della Città di Pola 12/12, 11/15 e 1/16-testo rivisto) sia revocata la possibilità di costruire alberghi e altre strutture turistico-ricettive o edifici abitativo-commerciali.

Cambiate le sedi di due seggi
In attesa del voto, in questi giorni hanno parlato anche i responsabili della Commissione elettorale della Città di Pola. In primo luogo per ricordare ai sostenitori e ai contestatori dell’iniziativa, ma soprattutto ai cittadini, che la Legge sul referendum non prevede alcun silenzio elettorale. Quindi, sia il giorno della consultazione diretta che il giorno precedente chiunque potrà promuovere i propri punti di vista. Tuttavia, con qualche limitazione. Infatti, le attività di propaganda non potranno essere effettuate nelle imminenti vicinanze dei seggi. Dunque, nel raggio di 50 metri non potranno essere distribuiti volantini o altro materiale così come gli attivisti non potranno avvicinare le persone in procinto di votare. I responsabili della Commissione elettorale ricordano pure che per i trasgressori non sono previste sanzioni di alcun tipo. Gli addetti ai lavori informano che, rispetto alle amministrative del 2021, sono state cambiate le sedi di due seggi. Così, i votanti che lo scorso anno hanno espresso il proprio voto presso i seggi numero 50 e 51 (Facoltà di filosofia, via M. Ronjgov 1) e che risiedono nelle vie Venezia, Mutila, Nazor, Bartolomeo dei Vitrei, Rivolta del Prostimo, San Michele, degli Orti, Kirčev, Kolhođan, Kos, Liburnia, Preradović, M. Ronjgov, Valvazor, vicolo Re Salomone e vicolo Mikula, domenica potranno votare presso la sede della Facoltà d’Economia e Turismo “dr. Mijo Mirković” di via Preradović 1. Per maggiori informazioni sui seggi i cittadini sono invitati a consultare il sito web istituzionale della Città di Pola www.pula.hr.

Il parere del MInistero
Tornando al quesito del referendum è d’obbligo ricordare che l’idea e la volontà di promuovere una consultazione popolare è nata, soprattutto, come risposta alla volontà dei proprietari di parte dell’area di Valcane di costruire un hotel di lusso a cinque stelle. Hotel per il quale, di recente, l’investitore ha presentato domanda per il rilascio del permesso di locazione. E a proposito del permesso, Možemo! Pola – forse l’unica opzione politica schieratasi apertamente contro il progetto – comunica che la Città di Pola, o meglio l’assessore alla Pianificazione del territorio e la tutela dell’ambiente, Ingrid Bulian avrebbe negato ai rappresentanti di Možemo! Pola la possibilità di prendere visione della domanda per il rilascio del permesso di locazione. Permesso sul quale ieri, su precisa richiesta dell’amministrazione polese, si è espresso anche il Ministero della Giustizia, secondo le cui indicazioni qualsiasi permesso di locazione o costruzione può essere rilasciato sulla base del Piano Urbanistico in vigore fino al giorno dell’approvazione di sue eventuali modifiche.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display