Pacchetto d’aiuti del governo: critiche dall’opposizione

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Pacchetto d’aiuti del governo: critiche dall’opposizione
Foto: Emica Elvedji/PIXSELL

Il nuovo quinto pacchetto di misure del governo per proteggere le famiglie e l’economia dall’aumento dei prezzi è stato accolto venerdì 15 settembre, con una salva di critiche dai partiti dell’opposizione, che hanno sottolineato che il governo avrebbe dovuto essere più sensibile nei confronti delle fasce più vulnerabili della cittadinanza al momento dell’adozione dei provvedimenti. Božo Petrov (Most) ritiene che i 50 euro che una famiglia riceverà come “goccia di pioggia una tantum” per un figlio non siano sufficienti quando si sa che finora i costi sono aumentati di oltre 450 euro al mese a causa dell’inflazione. Il leader di Most ritiene che il governo abbia i mezzi per fornire un assegno universale fisso per i figli, per fare sì che le pensioni più basse siano indicizzate al tasso di inflazione e che ci sia spazio per ridurre le imposte sul reddito in modo che gli imprenditori possano pagare ai propri dipendenti uno stipendio più alto.

Sandra Benčić (Možemo!) ha valutato che il primo ministro ha “applicato cerotti” con le misure appena varate, considerando che il bilancio statale è il più grande profittatore dell’inflazione. Ha chiesto inoltre perché le misure non siano mirate maggiormente ad aiutare le persone con un reddito più basso, ma vanno orizzontalmente verso tutti. Sandra Benčić ha valutato pure che l’inflazione in Croazia è superiore alla media dell’Unione europea e che il governo è intervenuto perché il caro prezzi va ad aggiungersi ai problemi strutturali e sistemici che “l’HDZ non risolve deliberatamente e sistematicamente da 30 anni”. Ritiene che per ridurre sistematicamente l’inflazione sia importante rafforzare l’Agenzia per la protezione della concorrenza di mercato, creare un modello di paniere di consumo da parte dell’Ufficio centrale di statistica, ma anche estendere la legge sugli extraprofitti a tutto il 2024.

Le misure del governo, in particolare la limitazione dei prezzi di 30 prodotti di base, non hanno impressionato neppure il riformista Radimir Čačić. “È chiaro che è stato scelto il momento giusto per questo spettacolo. Dopo la stagione estiva in cui avevamo aumentato i consumi a causa dei turisti, ora i prezzi devono fermarsi e scendere parzialmente”, ha detto, aggiungendo che il mercato regolamenta i prezzi anche senza l’intervento del governo.

Anche il vicepremier e ministro dell’Edilizia Branko Bačić, interrogato dai giornalisti, ha commentato il nuovo pacchetto di misure antinflazionistiche del governo, sottolineando che con questi provvedimenti l’esecutivo ha dimostrato sensibilità sociale. Siamo in presenza di uno stanziamento estremamente elevato da parte del del bilancio statale, ha aggiunto Bačić. “Viviamo in un’economia di mercato, ma si è scoperto che di questi tempi il ruolo dello Stato è indispensabile; quindi queste misure interventiste continueranno fino a quando non sarà più necessario adottare provvedimenti simili”, ha concluso.

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