Orrore in Serbia. Danka investita e poi soffocata dai mostri

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Orrore in Serbia. Danka investita e poi soffocata dai mostri
Foto: Davor Javorovic/PIXSELL

Dopo l’impatto con la Fiat Panda bianca la piccola Danka era ancora viva. Questa la tragica notizia che aggiunge ancora più dolore a una storia già di per sé terribile. I due dipendenti dell’Acquedotto di Bor hanno caricato sulla macchina la bambina mentre versava in uno stato incosciente e poi l’hanno soffocata, fanno sapere dai media serbi.

Il capo dipartimento della polizia criminale, Ninoslav Cmolić ha confermato che la bambina è stata chiusa nel bagagliaio della macchina che era ancora viva e in seguito si sarebbe svegliata, fatto che avrebbe provocato il panico nei due uomini. “Sul GPS è stato registrato uno strano spostamento della loro automobile – ha affermato Cmolić -. Le loro versioni non combaciano per quanto riguarda l’uccisione. La bambina si è svegliata mentre era nell’auto e il passeggero l’ha uccisa. I due non sono d’accordo su chi l’abbia soffocata. In seguito all’uccisione l’hanno gettata nella discarica”. Il corpo però non è stato ancora ritrovato. “Uno degli aggressori ha un blackout e non ricorda dove abbiano lasciato Danka. Le loro storie combaciano sui dettagli dell’impatto della macchina ma non per quanto riguarda il soffocamento.

Intanto continuano le ricerche del corpo della bambina, queste sono incentrate nella discarica di Bor, luogo indicato da uno dei due. Le forze dell’ordine hanno però il sospetto che il cadavere sia stato spostato in un’altra località, perciò sono anche in corso le indagini a Luka, luogo di provenienza di uno degli arrestati.

Per tutta la giornata di ieri, giovedì, 4 aprile le ruspe hanno scavato nella speranza di ritrovare il corpo della vittima, ma al calare del buio hanno dovuto fermarsi. Una pattuglia della polizia è rimasta di guardia durante la notte finché stamattina le ricerche non sono riprese. È stato perlustrato anche il bosco circostante.

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