Plenković: troveremo soluzioni

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Plenković: troveremo soluzioni
Foto: Ivor Hreljanović

I negoziati per la formazione della nuova coalizione di governo a Zagabria tra l’HDZ e il Movimento patriottico potrebbero entrare nei prossimi giorni nella fase finale. Il premier Andrej Plenković ha espresso ottimismo sull’andamento dei negoiziati, ribadendo che il suo partito non ha voltato le spalle ai deputati della minoranza serba. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Sabor Gordan Jandroković si è detto convinto ieri a Bjelovar che i contorni della nuova maggioranza saranno delineati già la prossima settimana. Allora “tutto sarà più chiaro e avremo i numeri esatti”. Rispondendo alla domanda se il Partito democratico autonomo serbo (SDSS) continuerà a far parte della maggioranza, Jandroković ha sottolineato che gli elettori hanno chiaramente inviato un messaggio sulla direzione che vogliono venga seguita, ma ha anche ribadito che la politica nei confronti delle minoranze non cambierà in termini di protezione di tutti i loro diritti e dei programmi. “Sicuramente non ci sarà alcun cambiamento, e su come verrà formata la maggioranza parlamentare decideremo nella prossima fase” delle trattative, ha spiegato Jandroković.

Scettico l’HSLS

Il leader del Partito social-liberale, Dario Hrebak, eletto sulla lista comune dell’HDZ e dei suoi partner, ha dichiarato che l’HSLS ha appoggiato Plenković nelle trattative per la formazione della maggioranza di governo. Ha espresso però scetticismo sull’andamento dei negoziati e in particolare ha criticato il modo in cui il Movimento patriottico (DP) pone le sue condizioni per giungere a una coalizione. “Costruire qualcosa opponendosi a qualcuno non è mai una buona cosa e vedremo quanto stabile sarà questa maggioranza”, ha detto Hrebak, alludendo di fatto ai veti posti dal DP nei confronti di singole formazioni politiche. Hrebak ha espresso il parere che i negoziati HDZ-DP siano sostanzialmente finiti e si è rammaricato che nessuno abbia chiesto nulla all’HSLS. In questo contesto ha detto di aspettarsi che il presidente dell’HDZ riunisca i precedenti partner della coalizione e spieghi loro il modello secondo il quale intende assicurare la stabilità della futura maggioranza. “In qualche modo tutti dimenticano che i liberali molto probabilmente faranno parte di quella coalizione, ma se qualcuno non ci vuole, lo dica e basta”, ha concluso Hrebak.

Molto più sibillino è stato il presidente dell’SDSS e parlamentare della minoranza serba, Milorad Pupovac. Interpellato dai giornalisti davanti alla chiesa ortodossa a Zagabria, sullo Cvjetni trg, dove ha assistito alla liturgia in occasione della Pasqua ortodossa, Milorad Pupovac ha assicurato che tutto sarà noto entro pochi giorni. Come dire, la Pasqua è un giorno di letizia, a prescindere dalle preoccupazioni che pure probabilmente ci sono nel Paese.

Il premier ottimista

Il premier Andrej Plenković, comunque, ostenta ottimismo. Soffermandosi sull’andamento delle trattative dell’HDZ con il Movimento patriottico (DP), ha affermato che “le cose stanno andando bene, abbiamo avuto degli ottimi dialoghi costruttivi, che continueranno anche questa settimana. Stiamo procedendo verso la creazione della maggioranza parlamentare, con l’obiettivo di mantenere la stabilità politica e di continuare le politiche attuali per un miglioramento sociale della posizione sociale ed economica di tutti i nostri cittadini”. Alla domanda inerente al ruolo delle minoranze, ovvero il rapporto con l’SDSS, Plenković ha confermato di averne discusso anche a Vukovar ribadendo che “l’HDZ non ha voltato la spalle all’SDSS. La cosa importante ora è avere almeno 76 persone serie su cui poter contare. Finora, nonostante le crisi e le sfide, abbiamo sempre potuto contare su persone di fiducia. Quando c’è fiducia reciproca tra 76 deputati, non è importante se ce ne sono 76, 86 o 96. Con quei 76 possiamo realizzare molte conquiste”, ha affermato il premier che ha lodato la presa di posizione del leader della DDI Dalibor Paus in merito alla coalizione anticorruzione propugnata dall’SDP.

Dalle dichiarazioni degli esponenti della maggioranza uscente si evince molto chiaramente che i deputati delle minoranze nazionali si sono venuti a trovarsi in una posizione molto delicata, per cui è comprensibile il loro riserbo sull’andamento dei negoziati e la cautela con la quale si muovono. Se le attuali trattative non vanno in porto è infatti palese il rischio di elezioni anticipate, in una situazione in cui il Paese ha bisogno soprattutto di stabilità e di evitare pertanto una lunga fase d’incertezza. I parlamentari delle etnie dovrebbero incontrarsi di nuovo nei giorni a venire per analizzare la situazione: l’unica cosa che appare certa è che voteranno a favore della conferma di GordanJandroković a presidente del Sabor.

Avanti con la coalizione anticorruzione

La sinistra e il Most, intanto, non hanno abbandonato ancora l’idea della coalizione anticorruzione. Il leader del Most, Božo Petrov, ha invitato in questo contesto il DP a partecipare alla formazione della maggioranza anticorruzione al Sabor, rinunciando alla coalizione con l’HDZ, per poter tener fede alle promesse fatte nel corso della campagna elettorale. “Il DP ha promesso di non coalizzare mai con l’HDZ, Oggi invece stanno trattando con loro. Si sono reciprocamente definiti dei terroristi e dei malati di mente, oggi invece stanno seduti a trattare”, ha affermato Petrov, dopo che l’HDZ ha annunciato che forse già martedì si potrebbe delineare una maggioranza parlamentare composta da HDZ e DP.

Secondo il leader del Most, “la gente ha creduto alla campagna elettorale del DP, dimostrando con il voto la propria fiducia al Movimento patriottico. Grazie ai seggi conquistati, potrebbero mettere fine alla corruzione, spedire l’HDZ all’opposizione e lavorare nell’interesse dei cittadini. Ma oggi il DP ha scelto tra le poltrone e la nazione. Il Most li invita a mantenere fede alle promesse”.

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