Lettonia in lockdown. Quelle analogie con Croazia e Slovenia…

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Lettonia in lockdown. Quelle analogie con Croazia e Slovenia…

Una situazione a cui speriamo di non dover assistere anche in Croazia e Slovenia. Ma le analogie sono tante. A partire dal numero dei vaccinati, circa il 50%. E i casi di Covid s’impennano costringendo le autorità della Lettonia a decretare nuovamente il lockdown: coprifuoco dopo le 20 e negozi, ristoranti e scuole, così come cinema e palestre, che dovranno di nuovo chiudere i battenti dal 21 ottobre fino al 15 novembre. Le restrizioni sono state rese note dal premier Krisjanis Karins, che ha puntato il dito contro il basso tasso di vaccinazione del Paese, il quarto peggiore in Ue. Fanno peggio sia Croazia che Slovenia (circa il 46% dei cittadini di entrambi i Paesi hanno completato il ciclo vaccinale). “Mi scuso con tutti coloro che si sono già vaccinati”, ha detto il primo ministro. “Il nostro sistema sanitario è in pericolo e l’unico modo per uscire da questa crisi è farsi vaccinare”, ha aggiunto.
I nuovi casi di Covid-19 sono aumentati del 49% nell’ultima settimana, e anche questa è una analogia con Croazia e Slovenia. Il ritorno del lockdown arriva dopo mesi di proteste nel Paese seguite alla proposta del governo di rendere obbligatoria la vaccinazione. In estate, centinaia di persone hanno organizzato manifestazioni per fermare il piano, e alla fine il governo ha limitato l’obbligo ai soli dipendenti pubblici. Un’altra analogia (in Croazia green pass obbligatorio solo nella sanità e nel sistema sociale…). In Slovenia ogni terzo tampone è positivo, mentre in Croazia siamo al 20% di positività, con tendenza di crescita. Il caso lettone deve essere un monito…

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