Hdz-Dp: accordo totale. Agli ultranazionalisti tre ministeri

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Hdz-Dp: accordo totale. Agli ultranazionalisti tre ministeri
Il leader dell'Hdz, Andrej Plenković, con il numero uno del Movimento patriottico, Ivan Penava

Durante l’odierno incontro dei team negoziali dell’Hdz e del Movimento patriottico (Domovinski pokret-Dp), è stata raggiunta un’intesa riguardante la formazione della nuova maggioranza parlamentare, così come la struttura del futuro governo.

“La proposta dell’accordo raggiunto, insieme alla distribuzione dei Ministeri del futuro esecutivo, sarà presentata agli organi dei partiti durante la giornata odierna e poi informeremo l’opinione pubblica su tutti i dettagli”, ha dichiarato il portavoce del governo, Marko Milić.

“Dopo la conferma negli organi dei partiti, procederemo con la raccolta delle firme affinché il mandato per la formazione del futuro governo dell’Hdz, del Dp e dei loro partner venga conferito ad Andrej Plenković”, ha aggiunto Milić.

Prende forma anche la distribuzione dei ministeri nel nuovo governo, frutto degli incontri odierni. Secondo quanto riportato dal quotidiano zagabrese Jutarnji list, sempre molto vicino ai Banski dvori (sede del governo, ndr), il Dp avrà sotto la propria giurisdizione tre ministeri. L’assegnazione comprende il Ministero dell’Agricoltura, dal Ministero dell’Economia nascerà un nuovo dicastero, ossia quello dell’Energetica, e un nuovo ministero dedicato alla Demografia. Agli ultranazionalisti andrà anche un vicepresidente del governo.

Inoltre, il Dp otterrà una posizione di vicepresidente del Parlamento, insieme ad una serie di segretari di Stato. Sebbene il numero esatto dei segretari di Stato non sia ancora definito, il Dp sostiene di avere diritto al 20% delle posizioni, corrispondente a 10 o 11 segretari.

Si prevede anche che il Dp riceva segretari di Stato in altri ministeri, dove l’Hdz mantiene il potere. L’obiettivo è di evitare una distribuzione verticale dei ruoli, assicurando una rappresentanza equilibrata tra i due partiti in ogni dipartimento ministeriale.

Infine, tre rappresentanti delle minoranze nazionali (non sono stati indicati quali, ndr) sono pronti a conferire i loro voti di sostegno per il mandatario del governo, completando così l’assegnazione dei ruoli ministeriali e il consolidamento della nuova coalizione di governo.

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