Le potenzialità dell’intelligenza artificiale

Abbazia ha ospitato il corso di comunicazione visiva digitale promosso dall’Unione Italiana

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Le potenzialità dell’intelligenza artificiale
La lezione di Gabriele Mirabile. Foto: Željko Jerneić

Come usare l’intelligenza artificiale per comunicare meglio, è questo il discorso portato avanti da Gabriele Mirabile nel corso dell’appuntamento organizzato dall’Unione Italiana per trasmettere a giovani, imprenditori e istituzioni della minoranza l’importanza della comunicazione visiva digitale.
“Nel caso di un’azienda, il concetto si potrebbe facilmente tradurre in un aumento di fatturato, in altri casi come quello di una scuola, si cerca di attirare nuovi iscritti e in altri casi ancora, come ad esempio per una Comunità, l’obiettivo sono le visualizzazioni, perché queste permettono di diffondere le attività e dunque la cultura”, ha spiegato Mirabile, che nell’ambito del suo lavoro usa le intelligenze artificiali quotidianamente per ottenere risultati diversissimi fra loro. “Servono più di tutto per farci risparmiare tempo. Di solito non chiediamo a uno di questi programmi di fare per noi delle cose che non sappiamo fare, chiediamo loro di aiutarci a fare in cinque minuti una cosa che normalmente ci porterebbe via un’ora”, ha spiegato Mirabile, ribadendo come tutto ciò possa portare dei vantaggi considerevoli in quasi tutti i campi dell’attività umana.

La foto ricordo della visita alla Comunità degli Italiani di Abbazia. Foto: Željko Jerneić

Un grande interesse
“L’aggiornamento per i nostri imprenditori e per gli altri corsisti viene svolto nell’ambito di attività già consolidate che grazie al sostegno del Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ci porta a vivere delle giornate estremamente interessanti, perché i partecipanti hanno modo prima di studiare e poi di mettere in pratica quelle che sono le tecnologie più all’avanguardia nel campo della comunicazione digitale. Vedo che c’è grandissimo interesse e quindi continueremo su questa strada”, ha affermato il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, che ha voluto ringraziare le sue colleghe Ana Čuić Tanković, titolare del settore Imprenditoria e Comunicazione dell’esecutivo UI, ed Elvira Cafaro, referente amministrativa dell’UI per aver organizzato ad Abbazia questo evento di tre giorni.
Fare network
Durante questo periodo, iniziato venerdì con una prima serie di lezioni delle quali abbiamo già scritto, è proseguito sabato con una prima parte teorica, seguita da una visita alla Comunità degli Italiani della “Perla del Quarnero”, la cui sede, Villa Antonio, è situata a pochi passi dalla sala conferenze dove si svolgeva il corso, i corsisti hanno potuto apprendere un’innumerevole serie di tecniche. Successivamente, durante il pomeriggio di sabato e le prime ore di oggi, 3 marzo, sono seguiti dei workshop pratici e delle consultazioni personali.
A prendere parte al progetto questa volta non sono tati però soltanto gli imprenditori, abbiamo visto partecipare maestri e presidi delle nostre scuole, presidenti delle Comunità, direttori delle istituzioni e tanti altri, che confermano il grande interesse menzionato da Corva. Questi corsi non sono però soltanto un modo per apprendere meglio il funzionamento delle nuove tecnologie, sono anche un modo per fare conoscere meglio fra loro le persone che vivono sul territorio, è anche per questo motivo che è stata organizzata la visita alla CI di Abbazia. Sonja Kalafatović, presidente del sodalizio, ha parlato ai partecipanti prima di un’esibizione del coro, spiegando loro quelle che sono le principali attività della Comunità. Kalafatović ha voluto evidenziare il Torneo dell’amicizia, tradizionale sfida di briscola e tressette alla quale da decenni partecipa un gran numero di Comunità degli Italiani e altre realtà legate alla Comunità Nazionale Italiana.

Il coro della CI di Abbazia. Foto: Željko Jerneić

Tutti soddisfatti
“È stato riscontrato un esito positivo e il successo è stato confermato anche dalla forte partecipazione al workshop esperienziale che ha coinvolto i partecipanti in modo attivo. È gratificante vedere che i partecipanti hanno trovato il corso utile per la promozione delle proprie attività o delle scuole presso le quali operano. La richiesta di ulteriori aggiornamenti e approfondimenti sulle tematiche trattate, in particolare per il marketing digitale, è un segno tangibile dell’interesse crescente dei partecipanti per argomenti che contribuiscono a migliorare le loro competenze professionali e le loro strategie di comunicazione. Il settore Imprenditoria e Comunicazione è felice d’aver contribuito al miglioramento delle competenze di comunicazione visiva dei partecipanti. Non vediamo l’ora di scoprire come metteranno in pratica ciò che hanno imparato per promuovere in modo efficace le proprie attività, le CI e le scuole sulle varie reti sociali che abbiamo analizzato durante il corso formativo”, ha affermato Elvira Cafaro.
Gli attrezzi del mestiere
Tornando al tema della comunicazione, riassumiamo alcuni dei software citati da Mirabile. Midjourney è un tool capace di generare immagini partendo da una semplice descrizione, può farlo in vari stili e permette di usare poi queste immagini per scopi di ogni tipo. Fakeyou è un’intelligenza artificiale che imita le voci, anche se dire imita è riduttivo. Grazie a lui si può far dire qualunque cosa a un personaggio famoso, con dei risultati quasi indistinguibili dall’originale. Capcup è un video editor in gradi di funzionare direttamente su telefono e di capire quello che le persone in video stanno dicendo. Captions è un programma che genera sottotitoli in quasi tutte le lingue con estrema precisione e dando grandi possibilità di scegliere fra vari stili. Opusclip è un’intelligenza artificiale capace di analizzare un lungo filmato e di estrarre in automatico degli spezzoni, montandoli così da creare una storia virale. Pixabay e Unsplash sono siti che contengono innumerevoli immagini, filmati e materiali di altro genere che possono venir usati gratuitamente senza violare la legge sul copyright.
Questi sono solo alcuni dei programmi citati, che se usati in modo coordinato e integrati a un uso corretto di ChatGPT hanno delle potenzialità enormi nel mondo della comunicazione visiva.

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