Istria. Abusivismo edilizio: torna l’USKOK

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Istria. Abusivismo edilizio: torna l’USKOK

Arresti a raffica, oggi nella Bassa Istria: sono scattate le manette a Dignano, Bagnole e Fasana, nel corso di una vasta quanto complessa azione condotta dal Settore per la lotta alla criminalità economica e alla corruzione della Questura istriana, congiuntamente all’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (USKOK). Comune denominatore di tutti i fermi, la legalizzazione di costruzioni abusive nell’ambito del maxi condono regolato dalla legge. In alcuni casi si è esagerato, decisamente. Nel corso dell’azione, come ufficiosamente apprendiamo, sono state fermate e sottoposte a interrogatorio dodici persone, sospettate di abuso di potere d’ufficio. Allo stesso tempo sono state effettuate numerose perquisizioni di vani d’affari e privati ubicati in diverse zone, azioni che hanno impiegato oltre una quarantina di agenti della Questura. Sempre attenendoci a voci ufficiose sarebbero stati fermati il sindaco di Fasana, Radomir Korać (si presume per il condono avuto per una costruzione vicino al mare in quel di Peroi), l’ex assessore regionale Sead Ibrahimović (finito in manette una prima volta l’anno scorso assieme all’ex assessore per la pianificazione ambientale della Città di Dignano, Damir Janko, nonché Dora Komparić, sempre dello stesso assessorato dignanese, nel corso dell’azione denominata “Dorina”; a quanto sembra l’azione di oggi ne sarebbe la continuazione), Krešimir Stojkovski, nonché Sandra Pinzan (consorte dell’assessore regionale per l’Agricoltura, Ezio Pinzan, nel mirino per una costruzione abusiva a Bagnole, demolita nel frattempo). Stando alla Questura, tutte le informazioni legate alla vasta operazione dovrebbero essere fornite oggi, quando gli interrogatori delle persone fermate e le perquisizioni delle abitazioni e dei vani d’affari dovrebbero essere cosa fatta.

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