Anche un doganiere di 38 anni di stanza nel porto di Fiume sarebbe stato coinvolto nel contrabbando di droga provenienti dal Sudamerica e sgominato alla fine del 2022 dalle Forze dell’ordine croate, che in quell’occasione sequestrarono 120 chili di cocaina (smerciata a 30mila euro al chilo) e operarono quattro arresti. Prima di essere scoperti i trafficanti erano riusciti a far arrivare illegalmente in Croazia un quantitativo di droga il cui valore è stato stimato ad almeno sette milioni di euro.
Stando a quanto reso noto oggi dall’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (USKOK) e dal suo Reparto investigativo (PNUSKOK) le prove raccolte in seguito alle indagini intraprese nel novembre scorso hanno consentito agli inquirenti di scoprire altri otto presunti complici del gruppo di contrabbandieri. Si tratta di otto cittadini croati di 29, 33, 38, 53 e 57 anni, di due cittadini della Macedonia del Nord (27 e 58 anni) e di un cittadino bulgaro (48 anni). Quattro di loro, più correttamente il 27.enne, il 38.enne, il 48.enne e il 58.enne si trovano già in prigione per altri reati. Il gruppo avrebbe operato dall’estate del 2021 fino al 2 novembre del 2022.
Stando alla ricostruzione degli investigatori a coinvolgere nell’operazione di contrabbando il doganiere di Fiume sarebbe stato il 29.enne. E proprio quest’ultimo avrebbe messo in piedi la banda (che avrebbe operato anche in Belgio).
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