Terremoto. In Turchia 26 soccorritori quarnerini

Ad Adana sono impegnati 40 membri (e 10 cani) della Protezione civile, di cui 26 dalla nostra Regione

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Terremoto. In Turchia 26 soccorritori quarnerini
I preparativi prima della partenza avvenuta martedì scorso. Foto: Emica Elvedji/PIXSELL

Dopo 36 ore di viaggio, è giunto ieri sera a destinazione ad Adana, il team della Protezione civile croata specializzato in ricerche e salvataggio, che nei prossimi sette giorni affiancherà le squadre dell’ONU mobilitate dall’Ue in seguito alla richiesta d’aiuto di Turchia e Siria, dopo i devastanti sismi che domenica notte hanno colpito i due Paesi, facendo morire (il bilancio è provvisorio) quasi 16.000 persone. A confermarci l’arrivo in Turchia dei 40 membri del team croato (accompagnati da 10 cani da ricerca), è stato ieri il coordinatore per le attività operative della Direzione della Protezione civile, Darko Majstorović, il quale ha specificato che su richiesta dell’Ue, nelle aree devastate dal terremoto è stata mandata la squadra media di ricerca e soccorso MUSAR, la cui caratteristica è di essere del tutto autonoma e indipendente da altri organismi impegnati sul campo, soprattutto dal punto di vista logistico. Da noi raggiunto telefonicamente, Majstorović ha proseguito affermando che “l’Ue ha mandato in loco una ventina di team MUSAR, che lavoreranno assieme nel corso dei prossimi giorni. I nostri uomini sono partiti martedì scorso con 12 veicoli di cui 5 camion completamente attrezzati, 7 furgoni, 3 motrici di rimorchio e un Quad, per raggiungere il Centro d’accoglienza internazionale per le squadre di soccorso giunte dai vari Paesi. Sono guidati da Mladen Vinković, comandante della squadra statale d’intervento in seno alla Direzione della Protezione civile”. Come ci ha confermato ancora il nostro interlocutore, ieri sera, attorno alle ore 19, il team croato è stato ricevuto ad Adana, la città più colpita dai sismi, dalle squadre dell’ONU, per concordare i primi interventi da eseguire sul campo, dopo di che è seguita la sistemazione. Più della metà degli uomini mobilitati, complessivamente 26, appartiene alla sezione litoraneo-montana della Protezione civile, tra cui gran parte sono volontari addestrati per situazioni di questo tipo. “È una delle squadre più valide di cui disponiamo e non posso che lodare il loro instancabile e onnipresente operato in qualsiasi situazione ci sia bisogno”, ha detto Majstorović.
Il team MUSAR croato rimarrà in Turchia per i prossimi sette giorni, dopo di che, in caso di necessità, sarà sostituito da un secondo team, che giungerà in loco in aereo anziché su gomma, visto che il centro logistico ad Adana sarà già operativo. A esso si è unita pure una squadra del Soccorso alpino croato specializzata in attività di ricerca in casi di calamità naturali. Quella che ha colpito la Turchia e la Siria è stata una delle più devastanti di sempre. Aiuti in denaro possono venire donati al numero verde della Caritas, 060 90 10.

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