Giovani CNI. Un percorso di crescita

Marketing digitale. Un successo il corso all’H-Farm di Roncade organizzato dall’Unione Italiana

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Giovani CNI. Un percorso di crescita
L’arrivo dei corsisti al Campus

Il mondo di oggi si basa sui dati. Non ci sono dubbi su questo, ma spesso la differenza fra dati e informazioni è sottile. Se ogni cosa misurabile può venir considerata un dato, infatti, saper gestire tutti questi numeri, saperli analizzare e strutturare e poi alla fine presentare diventa un’arte. L’ultimo tassello riguarda l’abilità nel prendere i risultati e per il tramite di determinati modelli formulare delle previsioni per il futuro. Si tratta della data science, una materia che all’Unione Italiana hanno riconosciuto come fondamentale per il futuro. È per questo che dopo il corso di comunicazione online e marketing digitale di Momiano si è deciso di proseguire il percorso di formazione dei giovani della CNI all’H-Farm a Roncade in provincia di Treviso, come ci ha spiegato Dyego Tuljak, titolare del Settore giovani della Giunta esecutiva dell’UI. “Il nostro è un percorso di crescita pianificato per formare i giovani e permettere loro di aumentare le competenze in tutta una serie di settori che permetteranno la realizzazione di progetti nuovi e innovativi. Il primo passo è stato portare un gran numero di giovani a Momiano, anche per fare networking; poi alle porte di Venezia, all’H-Farm, abbiamo approfondito alcuni degli argomenti e ne abbiamo introdotti altri ancora. Nell’ambito di questo ambizioso progetto ci saranno poi altre due tappe, una a Roma, più istituzionale, dove permetteremo ai giovani di conoscere più da vicino i meccanismi di finanziamento dell’Unione Italiana e di tutta la nostra realtà, con accenni alle basi legali legate all’impostazione dei progetti, per finire poi con un corso di leadership da svolgere qui in regione”, ha affermato Tuljak.

Una breve pausa durante il corso

Decisioni migliori
In merito agli argomenti trattati all’incontro di Rincade, gli approfondimenti più interessanti sono arrivati da Iacopo Amicabile, Data Marketing Manager & Data Scientist presso H-Farm. Egli ha parlato di big data, ossia di un fenomeno che si verifica quando la quantità di dati da gestire diventa troppo grande o arriva troppo in fretta per venire amministrata con i metodi tradizionali. Ha spiegato come la data science stia guidando l’innovazione in molti settori, come l’automazione, l’intelligenza artificiale, la robotica e molti altri, con la capacità di utilizzare dati per addestrare modelli di machine learning e IA portando a nuovi prodotti e servizi che migliorano la vita delle persone. Giungendo alla conclusione di come la data science aiuti a prendere decisioni migliori e più informate in molti campi, dalla finanza alla salute, dal marketing alla sicurezza, con l’analisi dei dati che può rivelare trend, pattern e relazioni nascoste tra variabili, che possono aiutare a prendere decisioni più precise e corrette.
Più in generale, cercando di evitare troppi tecnicismi, durante il corso si è parlato di tutta una serie di tecnologie capaci di promuovere meglio il lavoro dell’azienda. Come in ogni ambito, parte tutto dalla definizione degli obiettivi, che per un e-commerce può essere quello di vendere prodotti e fatturare, o per un giornale può essere quello di informare le persone e ovviamente anche in quel caso vendere abbonamenti o direttamente copie del giornale.

L’H-Farm non è proprio un posto come gli altri

Al servizio pure di CI e UI
In questo contesto si è parlato di flussi di utenti, di tracciabilità, di ChatGPT e di altre intelligenze artificiali e di come queste possano e debbano venir sfruttate se non si vuole rimanere indietro rispetto alla concorrenza. Il bello delle lezioni di Amicabile è stato che oltre alla parte nozionistica e quella di interazioni con i corsisti ci sono stati molti esercizi, l’ultimo dei quali aveva un po’ le sembianze di un esame. Perché anche se ridendo e scherzando il professore non è mai mancato di essere critico laddove gli studenti avevano dimostrato di non essere in grado di produrre il risultato cercato. La prova finale consisteva infatti nella creazione di una dashboard, che volendo si potrebbe tradurre in pannello di controllo: si fa però prima a spiegare che si tratta di una schermata che racchiude i dati più importanti per capire l’andamento di un’azienda. Ebbene gli studenti raccolti in gruppi scelti dal professore hanno dovuto raccogliere tutto quello che avevano appreso in due giorni e darne una dimostrazione per il tramite di una serie di grafici e analisi statistiche, dopo aver scelto un’azienda del settore che era stato loro assegnato.
I 16 corsisti dell’Unione Italiana, provenienti un po’ da tutto il territorio, da Fiume a Capodistria fino alle parti più meridionali dell’Istria, si sono detti estremamente soddisfatti di questa esperienza. “Crediamo che questa formazione sia fondamentale. Si tratta della figura del data officer, che sta nascendo in tutte le imprese di questo mondo. Si tratta dunque di una cosa in linea con il mercato e che serve davvero molto, sia a livello professionale che per le nostre Comunità, per l’Unione e per le nostre istituzioni”, ha affermato il titolare del settore.

Capire le potenzialità
Una delle battute più rappresentative sul successo del corso è arrivata da Giulio Settimo, direttore del Dramma Italiano. “Ovviamente non mi metterò mai io in prima persona a fare da data analyst del sito dello Zajc o dei canali social del Dramma, ma questo corso mi permette comunque di capire quelle che sono le potenzialità delle nuove tecnologie e di poter avere un’idea migliore di ciò che è possibile raggiungere”, ha dichiarato Giulio Settimo.

Giulio Settimo

Sarà dunque davvero interessante capire l’impatto dei corsi organizzati dall’UI sul futuro della CNI e sui modelli di gestione. Probabilmente sarà necessario aspettare ancora un po’ di tempo per veder i risultati, o forse ancora qualche corso, ma non vi è dubbio che si sia sulla strada giusta.

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