Giovani CNI, Roma fonte d’ispirazione

0
Giovani CNI, Roma fonte d’ispirazione
Foto Moreno Vrancich

Roma con la sua storia millenaria, l’architettura, i monumenti, il fascino che trasmette, non può che essere fonte d’ispirazione per un gruppo di giovani intenti a sviluppare le proprie idee. Ed ecco allora che il modo migliore per iniziare la seconda giornata del progetto EU Italian, organizzato dall’Unione Italiana, è una visita ai più imponenti simboli della gloriosa storia romana: Colosseo in primis. I giovani non hanno però tempo da perdere e seguendo perciò le orme di Orazio miscuit utile dulci, hanno sfruttato il tempo d’attesa per l’acquisto dei biglietti per la visita al Colosseo, per parlare delle idee che andranno a sviluppare in questi giorni.
Colmo di impegni, il programma li ha poi portati in visita alla Casa del ricordo dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati, dove hanno incontrati alcuni rappresentanti dell’ANVGD, ossia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. In questa sede i corsisti hanno assistito ad una lezione che riassume la storia dell’associazione, che parte con l’esodo.
Conservazione di cultura e tradizioni
“L’ANVGD è la prima associazione a carattere nazionale, sorta nel 1947, con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi – italiani autoctoni – provenienti dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia che il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 aveva ceduto alla ex Jugoslavia o assegnato alla Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste. La sua sede è sempre rimasta a Roma, per la necessità di un rapporto costante con il Parlamento, il governo e le amministrazioni centrali dello Stato”, è questo il riassunto della lunga storia raccontata da Giorgio Marsan, attivista dell’associazione.
Lorenzo Salimbeni, responsabile comunicazione dell’ANVGD, si è concentrato invece sulle attività organizzate dall’associazione, dove spuntano tutta una serie di collaborazioni con quelle che noi potremmo definire associazioni della minoranza, termine che però non comprende tutta una serie di associazioni nate o sviluppatesi in Italia e che trattano temi legati al nostro territorio. Fra le tante collaborazioni citate da Salimbeni una di quelle più proficue è con la Società di studi fiumani di Roma, che è un punto di riferimento in materia di conservazione della storia, ma anche della cultura e delle tradizioni.
Infine, Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, ha parlato a livello generale degli scopi di questo progetto, riassumendone l’importanza e ricordando quello che sarà l’appuntamento principale del giorno seguente, ossia la visita al Parlamento italiano. “Ribadiamo sempre la nostra massima gratitudine allo Stato italiano per il sostegno che continua a dimostrarci con la legge 73, che ci permette di continuare a far funzionare le nostre Comunità, ma anche le Scuole e le istituzioni, EDIT e CRS in primis”, ha affermato Corva, il quale ha voluto sottolineare l’importanza di proseguire su questa strada e di investire sui giovani, in quanto sono l’unico futuro che abbiamo. “Questo è un progetto pilota che ha l’ambizione di portare qui ogni anno una trentina di ragazzi. Sia per far conoscere loro l’ambiente che per permettere loro di farsi conoscere. Noi fino a qualche tempo fa avevamo in Parlamento esuli o figli di esuli: adesso non è più così, per questo sta a noi far conoscere ai parlamentari la nostra realtà e l’importanza della sua conservazione”, ha concluso Corva.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display