Rischio assimilazione: identità da difendere

Una qualificata delegazione di Lubiana è stata ricevuta a Fiume dai rappresentanti della minoranza nazionale slovena dell’area litoraneo-montana

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Rischio assimilazione: identità da difendere
L’incontro si è tenuto nella Casa slovena – KPD Bazovica. Foto Goran Žikovič

Il diritto alla cittadinanza slovena è una delle questioni più sentite dagli appartenenti alla minoranza nazionale slovena in Croazia. La questione è stata affrontata alla Casa slovena – Società formativa culturale (KPD) Bazovica di Fiume in occasione della visita di una delegazione della Commissione della Camera di Stato del Parlamento di Lubiana per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo, guidata dalla presidente della medesima, la parlamentare Suzana Lep Šimenko. Al suo seguito sono giunte nel capoluogo quarnerino pure le deputate Katarina Štravs (vicepresidente della Commissione), Vera Granfol (membro) e Polona Klemenčič (segretaria). Assieme a loro è giunto a Fiume anche Rudi Merljak, rappresentante dell’Ufficio del governo di Lubiana per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo, titolare del Settore preposto agli sloveni d’oltreconfine.
A porgere loro il benvenuto nella Casa slovena – KPD Bazovica è stata la presidente del sodalizio, Jasmina Dlačić (professoressa alla Facoltà di Economia dell’Università di Fiume). All’incontro hanno partecipato, inoltre, i presidenti dei Consigli della minoranza nazionale slovena delle Città di Fiume e Čabar e del Comune di Matuglie, rispettivamente Boris Rejec, Slavko Žagar e Robert Bavčar; Damijan Malnar, presidente della Società artistico-culturale degli sloveni del Gorski kotar; Daniela Marković, della Società artistico culturale Prešeren di Lokve e Marjana Mirković, redattrice del trimestrale della Comunità slovena a Fiume e nella Regione litoraneo-montana, Sopotja.
I rappresentanti della Comunità slovena hanno sollecitato gli ospiti giunti da Lubiana a caldeggiare presso le autorità slovene competenti un trattamento più favorevole nei confronti degli sloveni etnici interessati al passaporto sloveno. Hanno chiesto, inoltre, delucidazioni, sempre nell’ottica dell’ottenimento della cittadinanza, sul significato del concetto di comunità autoctona. Uno status, quest’ultimo, che gli sloveni del Gorski kotar reputano di meritare. Si è parlato anche di quote d’iscrizione alle Università slovene. Anche in questo caso i rappresentanti della minoranza nazionale slovena hanno chiesto a Lubiana di trovare una soluzione affinché i loro appartenenti non siano penalizzati. A proposito di iscrizioni agli Atenei sloveni, i rappresentanti della Commissione e dell’Ufficio per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo sono rimasti molto lieti nell’apprendere che in media sono tra i 15 e i 20 i corsisti (di norma persone che non hanno origini slovene) che si iscrivono ai corsi di lingua slovena rivolti ai futuri studenti universitari.
La promozione della lingua, della cultura e dell’identità slovena rappresentano, infatti, il fulcro dell’azione delle associazioni degli sloveni sul territorio. Un’altra priorità delle organizzazioni slovene a Fiume e nella Regione litoraneo-montana, e in generale in Croazia, consiste nel mantenere vivo il senso d’appartenenza nelle giovani generazioni. Il mimetismo etnico e l’assimilazione uniti al calo demografico e all’invecchiamento della popolazione sono le sfide più grandi che la comunità slovena in Croazia si trova a dover affrontare.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche dell’insegnamento della lingua slovena nelle scuole pubbliche, negli asili e all’Università. Si è parlato della rappresentanza della minoranza nazionale slovena al Parlamento di Zagabria (la comunità slovena condivide il seggio garantito con le minoranze albanese, bosgnacca, montenegrina e macedone, rappresentate al Sabor da Ermina Lekaj Prljaskaj, candidata alle scorse elezioni dall’Unione degli albanesi della Repubblica di Croazia, nda). Sono stati affrontati anche altri argomenti, ad iniziare dai finanziamenti destinati dalla Croazia all’autonomia culturale delle minoranze nazionali e agli altri progetti delle Comunità nazionali. Terminata la visita a Fiume la delegazione guidata da Lubiana si è diretta verso Zara.

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