Fiume. Vaccinazione 12-15.enni: i giovani sono soddisfatti

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Fiume. Vaccinazione 12-15.enni: i giovani sono soddisfatti

Ha preso il via la scorsa settimana nella Regione litoraneo-montana la vaccinazione dei bambini e ragazzi dai 12 ai 18 anni. Fino ad ora l’inoculazione si è svolta presso gli ambulatori scolastici o in collaborazione con i medici di famiglia. Nel weekend, invece, la vaccinazione è stata avviata anche nel Centro sportivo di Zamet, alla quale si sono presentati una decina di ragazzi accompagnati dai loro genitori. Come riferito dalla responsabile del Reparto di medicina scolastica e universitaria dell’Istituto regionale di salute pubblica, Nataša Dragaš Zubalj, visto che le dosi arrivano in pacchi da sei, questa volta sono stati invitati a vaccinarsi 12 ragazzi, ovvero due gruppi di giovani.
”Il 28 maggio la Halmed (Agenzia per i farmaci e i prodotti medici) è stato approvato il vaccino anche per la fascia d’età dai 12 ai 15 anni. Infatti, quelli dai 16 ai 18 erano stati inclusi nelle liste precedenti. Il vaccino è stato raccomandato non solo per coloro che hanno delle malattie croniche, ma per tutti gli interessati. A livello nazionale abbiamo creato una piattaforma mediante la quale tutti i medici scolastici e quelli di famiglia possono prenotare i vaccini per i ragazzi interessati. Le prossime vaccinazioni di massa verranno effettuate non appena riusciremo a formare dei gruppi di almeno sei ragazzi. Per quanto riguarda gli studenti, le vaccinazioni si svolgono senza intoppi sia presso gli ambulatori che nel Centro di Zamet dove possono venir invitati più ragazzi. A differenza degli adulti, che ricevono la seconda dose dopo circa sei settimane, per i bambini e ragazzi è stato consigliato di vaccinarli la seconda volta dopo tre settimane, in quanto in base a delle ricerche in questo modo aumenta l’immunità. Anche in questo caso il vaccino non è obbligatorio, ma viene raccomandato. Fino ad ora sono stati vaccinati circa una cinquantina di bambini di questa età”, ha detto Nataša Dragaš Zubalj che durante la vaccinazione è stata affiancata dall’infermiera Bruna Sokolić.

La dott.ssa Nataša Dragaš Zubalj si rivolge alla famiglia Peršić

Più liberi e tranquilli

Tra i ragazzi che si sono presentati alla vaccinazione anche la 17.enne Debora Peršić. “Non ho provato alcun fastidio durante la puntura. Ho deciso di farlo per proteggere me stessa ma anche tutte le persone che mi circondano. Non soffro di alcuna malattia cronica. Il mio desiderio era quello di vaccinarmi da subito, ma prima ciò non era possibile. Sono molto soddisfatta di essere stata finalmente chiamata”, ha dichiarato Debora. Come riferito dalla mamma Tamara, Debora è l’ultima della famiglia ad aver ricevuto il siero. “Abbiamo appoggiato la sua idea da subito e siamo contenti che anche lei sia stata chiamata. Visto che è stata vaccinata con tutti i sieri che sono previsti dalla legge, non ho avuto alcun problema a farlo anche con questo contro il Covid-19. Ho sentito di tanti effetti collaterali che hanno colpito chi è stato affetto dalla malattia e quindi non ci abbiamo pensato due volte. Ora siamo più sicuri, possiamo spostarci senza paura e finalmente viaggiare”, ha concluso Tamara Peršić.
Anche Karla Badovinac, tra poco 16 anni, ha ricevuto nel weekend la prima dose di vaccino. “Dal momento che ho delle malattie croniche, penso di aver preso una saggia decisione. Sono stata appoggiata sia da mia mamma che da mia sorella, che lavorano nell’ambito della sanità. I miei amici sono a conoscenza di questo fatto e sono contenti per me. Non ho sentito alcun commento negativo. Finora avevo paura di viaggiare negli autobus che sono di solito zeppi di gente, ora mi sento più tranquilla”, ha concluso. Karla è stata accompagnata dalla mamma la quale, lavorando nel settore, ha consigliato anche agli altri genitori di vaccinare i loro figli. “Non ho avuto alcun dubbio, anche perché penso che prima o poi tutti dovremmo venir vaccinati”, ha dichiarato Kristina Klanac Badovinac.

 

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