Fiume, fondi Ue Centro rifiuti: la Procura Ue arresta 5 persone

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Fiume, fondi Ue Centro rifiuti: la Procura Ue arresta 5 persone
Il centro di riciclaggio dei rifiuti a Mihaćeva Draga. Foto Città di Fiume

La Procura europea (Eppo), in collaborazione con l’Ufficio per la lotta alla corruzione e la criminalità organizzata (Uskok), ha arrestato cinque persone a Fiume e nel Međimurje (nella parte nord-orientale del Paese) oggi, 4 aprile, con l’accusa di abuso di potere e autorità, commesso a danno dei fondi di coesione dell’Ue. Secondo informazioni non ufficiali, gli investigatori dell’Eppo sospettano che ci siano state concessioni illegali durante il bando per quel lavoro, nonché che l’intero progetto sia stato alla fine ingiustificatamente pagato in eccesso.

Le indagini si riferiscono a cinque persone e a una società, sospettate di aver commesso atti criminosi in relazione a procedure di appalto pubblico nell’ambito del progetto di costruzione di un impianto per la selezione dei rifiuti da differenziata a Mihačeva Draga, nel rione di Valscurigne, a Fiume.

Dopo aver interrogato gli indagati, la Procura europea prenderà una decisione su eventuali ulteriori azioni, di cui informerà tempestivamente l’opinione pubblica. Fino ad allora non verranno rilasciati ulteriori dettagli, si legge nella nota dell’ufficio della Procura europea.

Arrestato ex assessore e attuale direttrice di una municipalizzata

Tra le persone finite in manette, secondo fonti di stampa, ci sarebbe anche un ex assessore della Città di Fiume (Irena Miličević) e altri membri dell’amministrazione cittadina, tra cui la direttrice della municipalizzata Čistoća, Jasna Kukuljan. Oltre a loro, gli investigatori hanno preso di mira almeno altre due persone collegate a un’azienda del Međimurje che svolgeva i lavori su un progetto relativo allo smaltimento dei rifiuti.

Il contratto firmato nel febbraio 2020

Il contratto per l’impianto per la selezione dei rifiuti a Mihačeva Draga, che ha definito il finanziamento del progetto, è stato firmato nel febbraio 2020. È stato firmato dall’allora sindaco Vojko Obersnel, dall’allora ministro della Tutela ambientale e dell’Energia Tomislav Ćorić, e dal direttore del Fondo per la Tutela ambientale e l’Efficienza energetica, Siniša Kukić.

La firma del contratto in Municipio nel febbraio 2020. Foto rijeka.hr

“Il valore totale del progetto è di 37.301.045,00 di kune. Il Ministero ha riconosciuto l’85% dell’importo dei costi ammissibili attraverso i fondi strutturali e di coesione del Unione europea, quindi i fondi europei non rimborsabili (Fondo di Coesione, Programma Operativo Competitività e Coesione 2014-2020) per il progetto ammontano a 31.284.318,09 kune, mentre il resto di 6.016.726,91 kune sarà finanziato dalla Città di Fiume e dalle autonomie locali – le città di Castua, Kraljevica e Buccari e dai comuni di Viškovo, Klana, Čavle, Jelenje e Kostrena”, fu annunciato all’epoca della firma dell’accordo.

La decisione di finanziare il progetto con i fondi Ue è stata arrivata nel gennaio 2020 e la costruzione è iniziata nel marzo 2021 dopo il controllo degli appalti pubblici e della documentazione da parte delle autorità competenti. La costruzione è stata completata il 25 febbraio dello scorso anno e il permesso di utilizzo è stato ottenuto il 15 marzo.

Secondo le informazioni pubblicamente disponibili, i lavori sono stati eseguiti dalla gruppo di offerenti Tehnix d.o.o. di Donji Kraljevac e GP Krk di Krk (isola di Veglia), mentre l’Istituto IGH d.d. è stato nominato responsabile del progetto di costruzione. La supervisione è stata affidata alla società Karloline Kling di Fiume. La progettazione e la supervisione del progetto sono state eseguite dalla società Žagar di Čakovec.

 

 

 

 

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