Fondi Ue, arresti a Fiume. Il sindaco: «Indagini partite 6 mesi fa»

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Fondi Ue, arresti a Fiume. Il sindaco: «Indagini partite 6 mesi fa»
Il sindaco di Fiume, Marko Filipović

“Non ho più informazioni di quelle che sono state pubblicate dai media. Accolgo con favore il lavoro di tutte le istituzioni. Se risulterà che le notizie apparse sui siti sono corretti, intraprenderemo tutte le azioni previste dalla legge, ma vi ricordo che in Croazia vige la presunzione di innocenza”. Queste le parole del sindaco di Fiume, Marko Filipović, in merito agli arresti avvenuti questa mattina a Fiume, nell’ambito di una indagine della Procura europea (Eppo) su presunte malversazioni con i fondi Ue per la costruzione dell’impianto per la selezione dei rifiuti da differenziata a Mihačeva Draga, nel capoluogo quarnerino.

“La responsabilità o colpa sarà infine determinata dai tribunali. Vedremo se i dubbi sono fondati. Posso solo dire che l’impianto è stato realizzato nei tempi previsti e secondo i preventivi. Non sono state riscontrate irregolarità. In linea di principio sono favorevole alla trasparenza dell’amministrazione cittadina, perché la legalità del lavoro deve essere al di sopra di ogni altra cosa”, ha risposto Filipović durante il question time del Consiglio cittadino. Ricorderemo che Filipović all’epoca della firma dei contratti per l’impianto di smaltimento dei rifiuti ricopriva l’incarico di vicesindaco.

Nella tarda mattinata il sindaco Filipović ha indetto una conferenza stampa straordinaria.
“Le indagini sono iniziate sei mesi fa e hanno riguardato alcuni dipendenti dell’amministrazione municipale e imprese municipalizzate. Tutti i documenti richiesti alla Città di Fiume sono stati consegnati agli inquirenti per le indagini del caso. Non hanno parlato con me”, ha detto Filipović. “Se quanto scritto dai media dovesse risultare vero, allora invito tutte le istituzioni ad intraprendere il prima possibile le dovute azioni per determinare se tutto ciò che viene addebitato agli indagati sia vero e per risolvere il tutto quanto prima. Mi batto per un’amministrazione municipale trasparente e per appalti pubblici trasparenti. Eventi come questo non sono affatto piacevoli, ma io e la Città di Fiume non conduciamo le indagini e non sappiamo cosa stiano cercando gli inquirenti. Ognuno avrà la possibilità di presentare la propria difesa nel luogo previsto, ossia in tribunale”, ha aggiunto.

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