EU Italian, i giovani CNI a Roma per fare «networking»

L’Unione Italiana porta nella capitale italiana 36 giovani provenienti un po’ da tutto il territorio d’insediamento storico della CNI

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EU Italian, i giovani CNI a Roma per fare «networking»
Foto Moreno Vrancich

Il lungo viaggio verso Roma è iniziato e con esso è partito il progetto EU Italian. L’Unione Italiana porta nella capitale 36 giovani provenienti un po’ da tutto il territorio d’insediamento storico della CNI.

“Questa iniziativa ha molteplici obiettivi: il primo consiste nel fare networking, ossia permettere ai giovani della nostra comunità di conoscersi fra loro e di conoscere le istituzioni con le quali collaboriamo in Italia, nonché i meccanismi di finanziamento dell’Unione Italiana; il secondo è di raccogliere tutta una serie di nuove idee, in quanto ogni partecipante è stato chiamato a presentare una sua idea di progetto al momento della candidatura; il terzo è quello di trasferire loro tutta una serie di competenze specifiche legate alla gestione dei progetti”, ha dichiarato Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva, che ha voluto essere anche lui in questi giorni a Roma per stare a contatto in prima persona con i ragazzi che rappresentano il futuro della Comunità Nazionale Italiana.

Il futuro non è però un qualcosa di già scritto. Va plasmato e quale miglior modo di farlo se non forgiando le menti dei giovani. È così che il processo di apprendimento non ha atteso che i partecipanti arrivassero a Roma, ma è iniziato già durante il tragitto: in autobus. È in questa insolita sede che è entrata in scena Anastasia Sorgo, relatrice del workshop sulla gestione dei progetti. Si tratta di un’eccellenza nell’ambito della gestione di startup e project management, nonché di uno dei fondatori dell’Associazione dei giovani della CNI.
Divisi in gruppi da cinque i partecipanti hanno iniziato il loro percorso ascoltando come si gestisce un progetto, quali sono gli elementi fondamentali per la sua realizzazione e quali sono le tecniche, le metodologie e gli approcci che funzionano al meglio per la gestione dei progetti.

“Per la buona riuscita di un progetto è indispensabile gestire al meglio le risorse, intese sia come membri della squadra di lavoro, sia come budget a disposizione, senza scordare le tempistiche”, ha affermato Anastasia Sorgo. Le conoscenze e le competenze acquisite saranno un vantaggio per tutta la CNI, ma anche, soprattutto, per lo sviluppo personale dei partecipanti che otterranno in questi giorni una specie di blueprint da poter usare in tutti i campi.

Le aspettative sono alte, come ci ha raccontato Dyego Tuljak, titolare del settore Attività giovanili della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana. “Ognuno di noi ha molte buone idee, ma queste non possono venir realizzare senza le giuste conoscenze e senza una dose di intraprendenza e di autonomia. Per questo ci aspettiamo non solo di formare i giovani dando loro gli attrezzi da lavoro per la gestione dei progetti, ma di operare per l’inclusione attiva dei giovani a tutti livelli del sistema CNI. Abbiamo già avuto molte esperienze positive lavorando in questo modo, con nuove leve che si sono unite alla nostra causa e che ci aiuteranno a portare avanti sia le attività tradizionali della CNI che tutta una serie di nuovi progetti che stiamo portando alla luce”, ha affermato Dyego Tuljak, capogruppo d’occasione.

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