Estate 2023 in Croazia: attenzione ai prezzi bollenti

Alberghi, affittacamere e servizi di ristoro: costi aumentati del 20-30 per cento rispetto all’anno scorso. Ma nonostante ciò le prenotazioni procedono a gonfie vele

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Estate 2023 in Croazia: attenzione ai prezzi bollenti
Turisti a Ragusa (Dubrovnik) durante le festività di Pasqua. Foto Grgo Jelavic/PIXSELL

Brutte notizie per tutti coloro che quest’estate vorranno trascorrere le vacanze in Croazia. Ormai gli esperti del settore stranieri sono concordi che i centri di villeggiatura croati non sono più a buon mercato come negli anni passati, e con l’inflazione e l’adozione dell’euro queste destinazioni diventeranno quasi proibitive per il cosiddetto ceto medio. Ma non è tutto così negativo come potrebbe sembrare. Ma andiamo per ordine…

Il colpo più duro arriverà dagli affittacamere privati, i cui alloggi dovrebbero essere più cari in media del 30 per cento rispetto all’estate 2022, quando la costa orientale dell’Adriatico fu letteralmente presa d’assalto dai turisti dopo i difficili anni della pandemia, ma anche perché in Croazia, rispetto al resto d’Europa, le restrizioni antiCovid praticamente non sono esistite in quel periodo. Così, un appartamento per il quale lo scorso anno bisognava sborsare 60 euro al giorno, la prossima estate costerà circa 80 euro. Dunque, per una decina di giorni di vacanza in Croazia in questo tipo d’alloggio servirà scucire dal portafoglio circa 200 euro in più. Senza parlare dei prezzi dei servizi, come i ristoranti e i bar, che già l’anno scorso sulla costa, durante l’alta stagione, hanno raggiunto livelli in certi casi anche scandalosi.

Una parte degli affittuari attende ancora di fissare i prezzi per vedere cosa accadrà agli inizi di aprile con il pacchetto d’aiuti annunciato dal governo legato soprattutto al prezzo dell’energia elettrica.

“Negli ultimi anni siamo stati in vacanza a Rovigno dove abbiamo trascorso almeno tre settimane. Il prezzo durante l’alta stagione 2022 ammontava a 60 euro per notte – ha spiegato una turista croata -. Mi sono già informata per quest’estate, ma i prezzi sono astronomici anche per un soggiorno più lungo: si va dai 90 euro in una località non troppo vicina al mare, fino a 140 euro per un affittacamere vicino alla spiaggia. Non ci resta che guardare all’estero, ad esempio alla Grecia dove i prezzi sono più accessibili”.
Un campanello d’allarme anche perché gli operatori turistici tedeschi, giorni fa, hanno informato la propria clientela che chi intende trascorrere le vacanze in Croazia, dovrà “assicurare un bel gruzzolo prima di partire”.

Gli affittacamere croati cercano di spiegare il motivo di quest’aumento. “Data la situazione generale, economica e socio-economica, sarebbe opportuno che i rincari fossero nel range del 15-20 per cento, ma se prendiamo tutti gli oneri che gli affittuari privati si sono visti aumentare – dalla tassa di soggiorno, passando per la quota associativa turistica fino ai servizi comunali -, il rincaro effettivo raggiunge il 30 per cento”, ha dichiarato Mirko Bulić dell’Associazione delle comunità degli alloggi privati. “Ma anche all’estero non va meglio e gli aumenti dei prezzi vanno dai 15 ai 25 per cento”, ha aggiunto Bulić.

Barbara Marković dell’Associazione degli affittacamere della Croazia, ritiene che i prezzi potrebbero rappresentare un boomerang per il turismo. “È chiaro che con l’inflazione e le nuove imposte a cui sono stati costrette gli affittuari, i rincari sono inevitabili. Sfortunatamente, i prezzi praticati in Croazia sono già molto più alti di quelli dei nostri concorrenti, come Grecia, Spagna, Portogallo… Un normale appartamento in Grecia in alta stagione costa 90 euro, mentre nel centro di Spalato quest’anno una notte nello stesso tipo d’appartamento costerà dai 150 ai 170 euro. In un ristorante in Grecia si pagheranno 25 euro per una bottiglia di vino pregiato, mentre per questa stesso vino a palato si raggiungeranno i 50 euro a Spalato”, ha concluso Marković.

Numeri da record grazie a Schengen

Ma nonostante questi rincari esorbitanti, la stagione si preannuncia di grande successo. Le prenotazioni già adesso superano del 10-15 per cento quelle registrate nello stesso periodo dell’anno scorso. L’Ente turismo croato prevede che nel 2023 si dovrebbe avere un aumento dei pernottamenti del 5,2 per cento e se questi dati dovessero essere confermati, verrebbe abbattuto il record centrato nel 2019. In questo contesto, il turismo croato punta molto sull’ingresso nello Spazio Schengen, avvenuto lo scorso 1.mo gennaio, che faciliterà i movimenti, soprattutto dei vacanzieri stranieri che non dovranno più attendere ore ai confini sotto il sole cocente.

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