Da mezzanotte controlli ai confini: ci sono anche Istria, Rupa e Pasjak

0
Da mezzanotte controlli ai confini: ci sono anche Istria, Rupa e Pasjak

A mezzanotte (tra venerdì 20 e sabato 21 ottobre) partono i controlli al confine tra Italia e Slovenia e Slovenia e Croazia.

Il ministro degli Interni sloveno, Boštjan Poklukar, ha firmato oggi, venerdì 20 ottobre, la delibera per stabilire i valichi con la Croazia e l’Ungheria in cui sarà consentito l’attraversamento del confine nazionale durante il controllo temporaneo. In 14 punti di attraversamento, chiunque soddisfi i requisiti potrà attraversare il confine, mentre altri 18 saranno disponibili per coloro che hanno il diritto alla libera circolazione secondo le leggi dell’Unione europea. A partire da sabato, la Slovenia introdurrà un controllo temporaneo al confine con la Croazia e l’Ungheria, che inizialmente durerà fino al 30 ottobre, con la possibilità di essere prorogato.

Come dichiarato dal ministero degli Interni sloveno, oltre ai 12 punti del confine per il traffico stradale internazionale passeggeri e merci al confine con la Croazia e due al confine con l’Ungheria, coloro che hanno il diritto alla libera circolazione secondo le leggi dell’Unione europea potranno attraversare il confine anche attraverso altri 18 punti di attraversamento. Questi includono cittadini dell’Unione europea, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Svizzera e i membri delle loro famiglie, indipendentemente dalla cittadinanza.

La polizia slovena ha ricordato ai viaggiatori di rispettare i requisiti di attraversamento del confine in ciascun punto di controllo, di seguire le modifiche al traffico, di seguire le istruzioni della polizia e di sottoporsi al controllo al confine. Durante il passaggio del confine, è necessario presentare un documento di viaggio valido.

“La reintroduzione temporanea del controllo al confine sarà coordinata e condotta in collaborazione con le forze di polizia di Italia, Croazia e Ungheria”, si legge nella dichiarazione del Ministero degli Interni sloveno.

I punti di attraversamento del confine con la Croazia per il traffico stradale internazionale e il trasporto merci aperti a coloro che soddisfano i requisiti sono: Sicciole (Sečovlje), Dragogna (Dragonja), San Quirico (Sočerga), Starod (Pasjak), Jelšane (Rupa), Petrina, Metlika, Obrežje, Dobovec, Gruškovje, Zavrč e Petišovci.

Robert More del Settore per la Polizia di confine della Slovenia, rispondendo alla domanda se tutti i veicoli saranno fermati o solo determinati passeggeri, ha dichiarato che i controlli saranno mirati. “Saranno verificati i i documenti d’ingresso, ma i poliziotti controlleranno tutto ciò che potrebbe suggerire il terrorismo, l’estremismo e altre manifestazioni simili”, ha affermato. Alla domanda ripetuta su quali veicoli saranno sottoposti a controllo, More ha detto che i poliziotti effettueranno una valutazione su chi dovrà essere sottoposto a un controllo più approfondito su ciascun punto di attraversamento del confine, come riporta il canale all news N1.

Quando gli è stato chiesto se le barriere saranno alzate o abbassate, More ha dichiarato che le sbarre saranno alzate o abbassate in base alla densità del traffico. “Abbiamo pianificato di chiuderle, ma quando arrivano i passeggeri, verranno sollevate”, ha spiegato.

Alla domanda su come sarà il controllo al confine con la Croazia, ha detto che sarà identico a quello al confine con l’Ungheria.

“La polizia controllerà i documenti e i motivi dell’attraversamento del confine, utilizzando tutti gli indicatori legati al terrorismo e all’estremismo”, ha dichiarato. “Saranno coinvolti 500-600 agenti di polizia”, ha annunciato.

More prevede occasionali rallentamenti nei punti di attraversamento del confine con una alta densità di traffico, ma faranno del loro meglio per risolvere la situazione il più rapidamente possibile.

«Non è la sospensione di Schengen»

L’introduzione dei controlli alle frontiere tra i Paesi membri dell’Unione europea non significa la sospensione di Schengen. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia croata Gordan Grlić Radman dopo l’incontro a Zagabria con il collega ceco, Jan Lipavsky, il quale ha detto di aspettarsi che la situazione migliorerà quando verrà accettato il nuovo patto su migrazione e asilo. Grlić Radman ha rilevato che le misure che verranno introdotte alla mezzanotte ai confini da Italia e Slovenia sono una risposta alle minacce terroristiche in linea con l’articolo 28 del Codice delle frontiere di Schengen.

Delle sfide derivanti dalle migrazioni e dalla minaccia terroristica hanno discusso ieri a Vienna pure il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il primo ministro croato Andrej Plenković. L’Austria non ha avuto dubbi nel sostenere l’adesione della Croazia all’area Schengen e la Croazia ha il suo sostegno nella protezione dei confini esterni dell’UE, ha detto Nehammer. Alla vigilia del ripristino da parte di Slovenia e Italia dei controlli alle frontiere interne di Schengen a causa della crescente minaccia del terrorismo, dopo la destabilizzazione del Medio Oriente, il cancelliere austriaco ha affermato che Vienna non è lieta della chiusura delle sue frontiere, comprese quelle con Germania, Repubblica Ceca e Slovenia, ma ha ribadito che la protezione dei confini è un presupposto fondamentale nel mutato contesto di sicurezza. Nehammer ha sottolineato che il numero degli arrivi illegali di migranti in Austria attraverso la Croazia è “drasticamente diminuito” e che Vienna blocca il maggior numero di attraversamenti al confine orientale con l’Ungheria.

Il primo ministro Plenković ha sottolineato che l’anno scorso la Croazia aveva dimostrato all’Austria, che aveva sul suo territorio 100.000 migranti illegali, che questi non provenivano dal territorio croato. Nehammer ha aggiunto che la Croazia è stata spesso lasciata “sola” nella protezione dei confini esterni dell’UE.

Plenković ha affermato che “né l’Austria, né la Slovenia, né la Croazia e, in una certa misura, nemmeno i Paesi del vicinato meridionale, rappresentano un problema” per quanto concerne gli sforzi per fermare l’immigrazione. “È fondamentale proteggere le frontiere esterne dell’Unione europea”, come quelle tra Bulgaria e Grecia con la Turchia, ha rilevat

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display