I premier di Croazia, Austria, Slovenia e della Baviera hanno inviato una lettera alla Commissione europea per informarla dell’intenzione di costruire con i fondi europei un gasdotto dal terminal GNL a Omišalj (Castelmuschio) sull’isola di Veglia alla Baviera. In futuro tale impianto potrebbe trasportare anche idrogeno. Ad annunciarlo è stato il primo ministro croato Andrej Plenković in visita ieri a Vienna.

“Austria e Croazia sono partner importanti nel campo energetico”, ha dichiarato il cancelliere austriaco Karl Nehammer nel corso della conferenza stampa svoltasi al termine dei colloqui avuti con il premier croato. “Il rigassificatore sull’isola di Veglia riveste grande importanza per l’Austria e i nostri Paesi stanno collaborando per ottenere l’indipendenza dal gas russo”, ha detto Nehammer, facendo sapere che attualmente i magazzini austriaci sono pieni al 97 per cento, cosa che Vienna “non poteva nemmeno immaginare l’anno scorso”.

“Per l’Austria, in quanto Paese senza sbocco sul mare, le infrastrutture sono estremamente importanti per l’approvvigionamento del gas”, ha spiegato Nehammer, definendo buona l’iniziativa di collegare il terminal GNL con un gasdotto alla Slovenia, all’Austria e alla Baviera. Ricorderemo che il premier austriaco alla fine dell’anno scorso aveva fatto visita all’impianto di Castelmuschio.

Plenković ha dichiarato che la Croazia sta aumentando la capacità del terminal GNL dagli attuali 2,9 miliardi di metri cubi a 6,1 miliardi, cioè “il doppio” del fabbisogno croato. “In questo modo permettiamo alla Croazia di dare una mano ai nostri vicini nella fornitura di gas”, ha detto il primo ministro, sottolineando poi che il futuro gasdotto potrà trasportare anche idrogeno, contribuendo così alla transizione energetica del continente.

All’inizio del 2023 Croazia, Slovenia e Italia hanno soddisfatto le condizioni per l’ottenimento di mezzi a fondo perduto per il progetto “Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico”, che verrà prodotto nei pressi del terminal vegliota.