Croazia. Riforma del lavoro: è maretta

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Croazia. Riforma del lavoro: è maretta
Il ministro Marin Piletić. Foto: Patrik Macek/PIXSELL

“Le modifiche proposte alla Legge sul lavoro (ZOR) rispecchiano lo spirito dell’epoca nella quale viviamo”. Ad affermarlo è stato il ministro del Lavoro, del Sistema pensionistico, della Famiglia e delle Politiche sociali, Marin Piletić, intervenuto ieri al Sabor per illustrare la riforma della ZOR. “Desideriamo – ha chiarito il ministro – creare un quadro che consenta d’aggiornare il mercato del lavoro. Queste modifiche costituiscono la risposta alle sfide con le quali devono confrontarsi i lavoratori”. “Viviamo in un’epoca che ci riserva grandi prove. Passiamo da una crisi all’altra. È nostro dovere fare il possibile per rendere più resiliente il mercato del lavoro”, ha detto Piletić, puntualizzando che le modifiche costituiscono il risultato degli sforzi profusi negli ultimi due anni dal Dicastero in collaborazione con i partner sociali. Ha osservato, inoltre, che 146 delle 774 osservazioni avanzate (in fase di dibattito pubblico) alla bozza del nuovo disegno di legge sono state inserite nel testo definitivo del medesimo.
Posticipare il pensionamento
Tra le novità più significative della nuova ZOR – che tra i principali obiettivi ha quello di stimolare i lavoratori a posticipare il ritiro in pensione fino ai 70 anni d’età – figurano l’intenzione di disciplinare diversamente i limiti connessi alla durata dei contratti a tempo determinato, nonché la regolamentazione del lavoro da casa, da remoto e attraverso le piattaforme digitali. È stato disciplinato in maniera diversa anche il lavoro stagionale. Soluzioni, quest’ultime che prevedono anche la possibilità d’assunzioni in pianta stabile e la possibilità di lavorare in modo legale nei periodi quando solitamente i dipendenti con contratti stagionali non sono operativi. Un altro cambiamento riguarda l’introduzione del diritto dei dipendenti a non dover ottenere l’assenso del datore di lavoro per poter prestare i propri servizi (fino a un massimo di otto ore alla settimana) anche ad altre società o imprese.
Sul fronte retributivo il cambiamento forse più significativo riguarda il divieto d’elargire stipendi base inferiori alla paga minima. “Una volta entrata in vigore questa misura, la retribuzione di una persona in rapporto di lavoro e con 15 anni d’anzianità di servizio lieviterà di quasi 300 kune”, ha puntualizzato il ministro, chiarendo che attualmente le aggiunte salariali erogate al lavoratori che percepiscono un salario base inferiore allo stipendio minimo non contribuiscono ad aumentare la busta paga.
Parlamentari divisi
L’HDZ e i partner di maggioranza hanno elogiato la riforma. L’opposizione, invece, in particolare i partiti di sinistra e centrosinistra, hanno definito la riforma inefficace e dannosa per i diritti dei lavoratori. Una delle principali critiche mosse dai partiti dell’opposizione alle modifiche della ZOR riguarda l’intenzione di privilegiare i Sindacati firmatari dei contratti collettivi. Nikola Grmoja (Most) teme che in questo modo la maggioranza voglia minare il pluralismo sindacale e porre sotto il suo controllo i Sindacati. Un timore condiviso da Ružica Vukovac (Per una Croazia giusta), la quale ha sostenuto che in questo modo si fomentano divisioni nella scena sindacale.
Dal lavoro al cimitero…
Marijan Pavliček ha valutato insufficienti le misure tese alla lotta al precariato. Il deputato dell’HS ha rilevato che proprio l’incertezza connessa ai contratti a tempo determinato ha spinto tanti cittadini a emigrare all’estero. Per quanto concerne le soluzioni tese a incentivare le persone a rimanere quanto più a lungo sul posto dei lavoro, ossia fino ai 70 anni e oltre, Pavliček si è posto la domanda se sia lecito attendersi che un idraulico o un muratore possano resistere tanto a lungo sul posto di lavoro considerato che l’aspettativa di vita è di 73 anni. “Evitiamo di dover ricorrere allo slogan ‘dal lavoro al cimitero’”, ha ironizzato il parlamentare. Majda Burić (HDZ) ha lodato il fatto che ai sensi della nuova ZOR le persone condannate e quelle sottoposte ad accertamenti per reati di pedofilia non potranno più lavorare con i bambini e in generale con i minorenni.
Da parte dell’opposizione di centrosinistra è emersa la richiesta che il lavoro domenicale venga regolamentato con la ZOR e non esclusivamente con la Legge sul commercio come vorrebbe invece il governo. L’obiettivo, secondo l’SDP, dovrebbe essere innanzitutto quello di prevedere un aumento di stipendio non soltanto per il lavoro domenicale, ma anche per gli straordinari e il lavoro notturno.
Volantinaggio dinanzi al Sabor
Al fine d’impedire l’approvazione delle norme considerate indigeste della ZOR, gli attivisti dell’iniziativa civica “Per una legge sul lavoro a misura dei lavoratori” (Za radnički Zakon o radu) hanno organizzato ieri un’azione di volantinaggio nei pressi del Parlamento. Ai deputati sono stati consegnati depliant nei quali sono state indicate le ragioni per le quali non dovrebbero votare a favore della nuova ZOR. “Il governo spinge affinché la nuova ZOR sia approvata con il pretesto di dover adeguare la normativa croata alle direttive europee anche se in realtà le modifiche proposte non sono tese a far implementare le medesime”, si legge in una nota dell’iniziativa, che insiste affinché la manovra sia ritirata o perlomeno che la ZOR non sia approvata in prima lettura venerdì prossimo, bensì in seconda lettura.

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