Croazia. Mercato immobiliare in flessione, ma prezzi ancora alti

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Croazia. Mercato immobiliare in flessione, ma prezzi ancora alti
Foto: GIANNI KATONAR

Secondo gli analisti della Banca nazionale croata (HNB) il mercato immobiliare del Paese è entrato in un periodo di stagnazione. D’altronde il divario tra i prezzi di vendita e quelli di acquisto è ancora enorme, fanno sapere dall’N1.

L’anno scorso si è concluso con una periodo si stallo, dimostrato dalla diminuzione del numero di transizioni e l’aumento dei costi di vendita. Secondo i dati dell’Agenzia delle entrate, in Croazia nel 2022 sono stati venduti 30.662 immobili, mentre nel 2023 appena 28.556, registrando una caduta del 6.9%.

Un arresto significativo ha riguardato in particolare gli acquirenti esteri. Un anno fa gli stranieri hanno comprato 3183 immobili, il 25.7% in meno rispetto al 2022, inoltre hanno comprato anche meno terreni edificabili, ma ben 4 spazi di lavoro in più, 62 rispetto ai 58 dell’anno precedente.

A differenza degli altri Stati europei, in Croazia non si intravede ancora un abbassamento drastico dei prezzi. Secondo i dati dell’Ente nazionale per la statistica, il prezzo medio al metro quadro di un nuovo appartamento nel 2023 si aggirava attorno ai 2246euro, il 2.7% in più rispetto a 12 mesi prima.

Anche per quanto riguarda le strutture abitative di seconda mano continua a permanere una grande differenza tra i prezzi pubblicati negli annunci di vendita e quelli realizzati al momento della vendita. In Croazia questa discrepanza si aggira attorno al 15%.

In questa fase di rallentamento del mercato immobiliare i venditori sono costretti così ad abbassare le proprie aspettative. Tale processo dura relativamente a lungo ed è peggiorato dal fatto che non esistano dei dati trasparenti dei prezzi realizzati per la cessione degli immobili usati, fanno sapere dalla Banca nazionale croata.

Gli esperti presumono che non ci sarà un ulteriore crollo dei prezzi, anche se la richiesta di appartamenti è in diminuzione in Croazia. La domanda interna impedisce una correzione più ampia dei prezzi delle case, poiché è ancora stabile grazie alle condizioni macroeconomiche favorevoli.

Il rischio di uno stravolgimento del mercato immobiliare è mitigato dal mercato del lavoro, dalla crescita del reddito e dall’aumento moderato dei tassi d’interessi sui mutui per le case”: dichiarano gli analisti dell’HNB. Secondo il loro punto di vista, è diminuita soprattutto la domanda estera per gli immobili residenziali, mentre il numero dei nuovi mutui per l’edilizia è diminuito solo moderatamente, con un aumento stabile dell’importo dei prestiti.

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