Croazia. Interferenze tv dall’Italia: tutto risolto

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Croazia. Interferenze tv dall’Italia: tutto risolto
Le antenne del ripetitore del segnale televisivo sul Monte Maggiore. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Le interferenze di origine italiana, che per anni hanno ostacolato la ricezione dei programmi televisivi croati lungo il versante orientale della costa adriatica, sono state rimosse. Lo ha reso noto ieri l’Agenzia regolatoria croata per l’industria in rete (HAKOM) aggiungendo che ciò garantisce le condizioni per la ricezione senza ostacoli dei programmi TV croati esistenti, l’ulteriore sviluppo dei servizi televisivi terrestri e la corretta implementazione della rete 5G in Croazia.
In base ai risultati ottenuti nell’ambito della campagna di misurazione delle interferenze radio che sta svolgendo lungo la costa adriatica l’HAKOM ha potuto confermare che la Repubblica Italiana ha cessato l’attività dei trasmettitori sui canali televisivi croati nella banda 470 – 694 MHz e nella banda 700 MHz – agendo in conformità al parere espresso dal Radio Frequency Spectrum Policy Group (RSPG) – in cui nell’agosto dello scorso anno è iniziata l’implementazione delle reti 5G nella Repubblica di Croazia. Nel comunicato stampa pubblicato ieri dalla HAKOM è stato ricordato che le interferenze dei trasmettitori TV italiani non armonizzati a livello internazionale sono iniziate nell’era della televisione analogica e la situazione è peggiorata dopo che anche l’Italia ha iniziato la transizione alla televisione digitale alla fine del 2010.
L’HAKOM ha fatto presente d’aver notificato in passato oltre 8.000 segnalazioni di casi d’interferenza alle autorità competenti della Repubblica Italiana e all’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), chiedendone la rimozione urgente. “Dal 2013, in seguito all’adesione (della Croazia) all’Unione europea, l’HAKOM ha partecipato attivamente al lavoro del RSPG presso la Commissione europea, così come alle attività del sottogruppo RSPG per il coordinamento transfrontaliero ‘Good Offices’. Durante questo lasso di tempo i rappresentanti dell’HAKOM hanno provveduto a segnalare il disagio provocato delle interferenze italiane”, si puntualizza nella nota. Nella medesima è stato precisato, inoltre, che la decisione (UE) 2017/899 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017 sull’uso della banda di frequenza 470-790 MHz nell’Unione prescrive il rilascio della banda di frequenza 700 MHz fino al 30 giugno 2020, al fine di consentire l’introduzione della rete di accesso a banda larga wireless nella banda specificata, con l’obbligo per gli Stati membri dell’UE a cooperare tra loro nell’attuazione della decisione specificata.
”Nonostante siano stati firmati accordi reciproci e piani internazionali per la banda UHF, ha rilevato l’HAKOM, e nonostante parte del problema sia stato risolto ad inizio 2017, quando la Repubblica Italiana ha modificato il proprio piano TV UHF, cessando l’utilizzo delle frequenze che causavano i maggiori disagi ai Paesi limitrofi, la Croazia ha continuato a dover segnalare un gran numero di casi d’interferenze dannose dovuti ad un uso non armonizzato a livello internazionale delle frequenze”. Ciò ha avuto anche un impatto significativo sulla riproposizione e sul rilascio della banda di frequenza armonizzata 700 MHz e sulla ricezione dei programmi TV croati nella banda di frequenza 470-694 MHz, dopo che la Croazia ha rilasciato la banda di frequenza 700 MHz per le reti di comunicazione mobile a banda larga senza fili del quinta generazione (5G).
Nel giugno del 2021 è stato adottato il parere dell’RSPG nel quale venivano indicate le misure volte a garantire il regolare funzionamento dei canali TV nella banda 470-694 MHz e il regolare funzionamento delle reti di comunicazione mobile di quinta generazione (5G) nella banda 700 MHz, che è particolarmente importante in relazione alla procedura di asta pubblica per l’assegnazione della banda 700 MHz per le reti 5G tenutasi nell’agosto 2021 e in base alla quale sono state rilasciate agli operatori le licenze per l’uso dello spettro RF e l’implementazione delle reti 5G nella Repubblica di Croazia.
Dopo l’adozione del parere RSPG, sono proseguite le attività dell’HAKOM relative alla cessazione dell’attività dei trasmettitori TV non coordinati italiani. Nel maggio di quest’anno è stata confermata la cessazione dell’attività della maggior parte dei trasmettitori italiani sulle frequenze croate in banda UHF e che quelli ancora attivi sarebbero stati spenti entro lo scorso luglio. “Rimuovendo le suddette interferenze e spegnendo i restanti trasmettitori televisivi italiani che utilizzavano le risorse di frequenza croate nella banda UHF, si creano le condizioni per la ricezione senza ostacoli dei programmi TV croati esistenti lungo la costa adriatica, nonché l’ulteriore sviluppo dei servizi televisivi terrestri e la corretta implementazione delle reti pubbliche di comunicazione mobile di quinta generazione (5G) nella Repubblica di Croazia”, ​​conclude il comunicato stampa della HAKOM.

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