Slovenia. Misure antiCovid a scuola: ricambio d’aria e test

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Slovenia. Misure antiCovid a scuola: ricambio d’aria e test
La scuola “Dante Alighieri” di Isola. Foto: Archivio Aia

Tra poco meno di tre settimane per gli alunni delle scuole elementari e delle medie superiori in Slovenia suonerà la prima campanella dell’anno scolastico. Alla luce di ciò il gruppo di esperti per il Settore dell’educazione dell’Istituto nazionale di salute pubblica ha preparato e presentato una serie di misure di prevenzione che andranno adottate per un rientro nelle aule in sicurezza. Le scuole ripartiranno senza mascherine protettive, gli istituti dovranno, però, osservare due raccomandazioni cruciali per prevenire la diffusione del virus: un regolare ricambio d’aria negli ambienti scolastici e l’esclusione dei soggetti infetti. Fondamentale per Nina Pirnat, a capo del gruppo di lavoro che ha stilato le raccomandazioni, che i bambini e i ragazzi che presenteranno sintomi di infezione o che saranno a contatto con una persona affetta da Covid-19 si sottopongano a casa a un test autodiagnostico prima di andare a scuola. La responsabilità ricadrà così sulle famiglie, ha sottolineato la Pirnat, che potranno ritirare gratis, proprio come lo scorso anno scolastico, i kit per l’autodiagnosi in farmacia esibendo la tessera sanitaria. Al momento non è ancora noto il numero di test che ogni alunno avrà a disposizione, ma è stato precisato che bambini e i ragazzi con bisogni educativi speciali potranno effettuare i tamponi anche a scuola. Nel caso il quadro epidemiologico dovesse peggiorare, è stato previsto anche un secondo scenario, che estende la raccomandazione a tutti gli alunni, che saranno invitati a sottoporsi regolarmente a test di autodiagnosi anche se non presenteranno sintomi.
Per quanto riguarda la necessità di arieggiare i vani, la Pirnat ha spiegato che il personale scolastico dovrà garantire che con una certa frequenza vengano create delle correnti d’aria tenendo spalancate porte e finestre.
“Ci rendiamo conto che almeno nei mesi invernali la cosa potrebbe provocare disagi, ma è una misura necessaria alla quale dovremo prepararci magari vestendoci a cipolla” ha affermato. Le scuole non hanno ancora ricevuto le linee guida specifiche predisposte dall’Istituto nazionale di sanità pubblica, ma i dirigenti e il personale scolastico, così come pure i rappresentanti del Sindacato per l’istruzione e l’educazione (SVIZ) vedono favorevolmente la misura che prevede che gli alunni effettuino i tamponi nell’ambiente domestico. “Sono molto d’accordo sul fatto che i test di autodiagnosi si facciano a casa e che quindi la responsabilità passi ai genitori e ai tutori, come è giusto che sia”, ha commentato la preside della scuola elementare “Dante Alighieri” di Isola, Cristina Valentič Kostić. “Per quanto riguarda il ricambio d’aria, noi siamo comunque abituati ad arieggiare regolarmente le aule durante tutto l’anno scolastico, pertanto, almeno per quanto ne sappiamo ora, non prevediamo maggiori cambiamenti”.

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