Croazia, insoddisfazione per il nuovo calendario scolastico

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Croazia, insoddisfazione per il nuovo calendario scolastico

È stata pubblicata la proposta per il calendario del prossimo anno scolastico in Croazia e immediatamente si sono scatenate le polemiche. Infatti, molti sono i docenti e le scuole che non lo ritengono adeguato. Alcuni insegnanti ritengono che il nuovo anno scolastico dovrebbe iniziare il 9 settembre o addirittura il 16 settembre e terminare il 13 giugno, mentre la proposta del Ministero della Scienza e dell’Istruzione prevede l’inizio delle lezioni il 2 settembre e il loro termine il 18 giugno. Come argomenti più comuni per l’inizio ritardato e la fine anticipata, le scuole citano il caldo, le finestre vecchie e non funzionanti e la mancanza di aria condizionata nelle aule, e – alte concentrazioni di ambrosia nella regione continentale, cioè più e più più bambini con allergie. Allo stesso tempo però la Croazia è tra i Paesi con il minor numero di ore di insegnamento obbligatorio in Europa.

Allo stesso tempo, alcuni docenti auspicano che le vacanze invernali ritornino a svolgersi in un unico periodo, invece che divise in due parti. Una delle proposte prevede di unire i due periodi delle vacanze invernali in un unico con inizio il 23 dicembre e fine il 6 gennaio. I sostenitori di un inizio posticipato dell’anno accademico affermano che, anche con un tale spostamento, le scuole avrebbero comunque più di 175 giorni di insegnamento prescritti. “Bisogna sempre prendere in considerazione il benessere dei bambini. Lasciateli giocare e godersi la loro infanzia per una settimana in più”, è uno dei suggerimenti del dibattito pubblico appena terminato.

Dal ministero affermano non esistono differenze significative nella proposta attuale rispetto al calendario dell’anno scolastico 2023/2024, così come rispetto all’anno precedente, e le vacanze per i bambini sono, dicono, armonizzate con le festività nazionali e le festività che verranno celebrate nel corso dell’anno scolastico.

“L’unica differenza significativa è che l’anno scolastico terminerà tre giorni prima rispetto all’anno scolastico 2023/2024 e all’anno scolastico 2022/2023” rispondono al Ministero dell’Istruzione e della Cultura. È stato aggiunto inoltre che, sulla base della legge, ogni scuola può autonomamente, senza la previa approvazione del Ministero, determinare nel suo calendario lavorativo i giorni in cui lavorerà, ma in cui non si svolgeranno le lezioni. Di solito queste date sono scelte per celebrare la giornata della scuola, ricorrenze parrocchiali o altri eventi nella comunità locale. In quei giorni gli studenti restano a scuola e per loro vengono organizzati vari laboratori, eventi, concorsi e attività simili, precisa il Ministero.

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