Croazia: divieto di spostamenti tra le Regioni dal 23 dicembre

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Croazia: divieto di spostamenti tra le Regioni dal 23 dicembre

Il Comando nazionale della Protezione civile ha deciso di inasprire le esistenti misure antipandemiche, che saranno in vigore dal 23 dicembre all’8 gennaio. In primo luogo, saranno reintrodotti i lasciapassare, di cui dovrà munirsi chi viaggerà da una Regione all’altra. Poi, la quasi cancellazione delle riunioni familiari, nuove norme per partecipare alle funzioni religiose e così via. Le restrizioni concernenti bar e ristoranti sono state prolungate ma rimangono le stesse.
Dopo aver analizzato gli ultimi dati inerenti all’incidenza e alla mortalità adducibile al Covid-19, si è giunti alla conclusione che la situazione a livello nazionale non è buona, perciò il comando ha deciso di inasprire le restrizioni esistenti. Il ministro della Sanità, Vili Beroš, ha rilevato che “in base a ciò che sappiamo finora, chi è guarito dal coronavirus ha sviluppato l’immunità e per un certo periodo non potrà contrarlo nuovamente. Però può essere un portatore e infettare altre persone. Questo è un concetto molto importante che non molti considerano, però bisogna tener presente che chi è guarito può essere contagioso per gli altri”. Dopo aver reiterato la necessità di indossare le mascherine, il ministro ha evidenziato l’importanza della vaccinazione, “perché così proteggiamo noi stessi e chi ci sta intorno”.
Ulteriori restrizioni
Le vacanze degli alunni sono state prolungate fino al 18 gennaio, così si riduce la loro mobilità e si sgravano i trasporti pubblici.
Come rilevato da Božinović, mercoledì nell’incontro con i datori di lavoro è stato deciso che nel periodo tra il 22 dicembre e l’8 gennaio siano concesse le ferie ai dipendenti che ancora non ne hanno fruito. In tal maniera si riducono i contatti tra i lavoratori e, dunque, il possibile numero di contagi. I raduni di famiglia sono ridotti a due nuclei familiari, per un massimo di 10 persone.
Le funzioni religiose vanno seguite in TV, via radio o Internet. Se proprio i fedeli desiderano recarsi in chiesa, devono tener conto del fatto che per ogni persona presente ci devono essere almeno 7 metri quadrati a disposizione. Questa norma deve essere affissa sul portone della chiesa, in maniera tale che sia leggibile da tutti. Naturalmente, il nucleo familiare potrà essere ravvicinato. Un’altra misura concerne le messe di mezzanotte della vigilia, che si suggerisce caldamente terminino al più tardi alle ore 22. La possibilità di recarsi alle funzioni religiose con queste norme sarà possibile il 24 e 25 dicembre, poi si ritornerà alla regola precedente, ovvero della presenza massima di 25 persone, officiante e chierichetto compresi.
Gli spettacoli possono essere seguiti da un numero di persone proporzionale all’ambiente in cui si svolgono, tenendo conto che per ogni spettatore ci devono essere al minimo 7 metri quadrati.
Lasciapassare
Entra in vigore il divieto di abbandonare la Regione di residenza. Fanno eccezione: il personale necessario al normale svolgimento del traffico; i dipendenti della Sanità: gli addetti al trasporto di medicinali, al mantenimento dell’approvvigionamento del gas e della corrente elettrica; le guardie giurate; i giornalisti; i pazienti; chi va e torna dal lavoro; i servizi di emergenza; i diplomatici.
All’atto di entrare/uscire da una Regione, si devono rispettare le norme in vigore, avere appresso la tessera con cui dimostrare la categoria cui si appartiene, oppure il lasciapassare.
Božinović ha evidenziato che “questa non è una decisione con cui si introducono i lasciapassare, è una decisione con cui si vietano i transiti tra Regioni. I lasciapassare serviranno soltanto per i casi irrimandabili. Vogliamo dare ai cittadini l’opportunità di scambiarsi gli auguri anche l’anno prossimo. Questa decisione è transitoria e l’8 gennaio vedremo i risultati del comportamento mantenuto durante le festività.”

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