Fiume CEC: il progetto si concluderà ad aprile

Approvata la proposta di prorogare il titolo di Capitale europea della Cultura alle città scelte nel periodo 2020-2033

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Fiume CEC: il progetto si concluderà ad aprile

Il Parlamento europeo ha approvato con 689 voti a favore la proposta di prorogare il titolo di Capitale europea della cultura alle città scelte per il periodo 2020-2033. In questo modo i parlamentari hanno dato il via libera a Fiume e a Galway per l’organizzazione di altri eventi entro la fine di aprile dell’anno prossimo. Le città che avrebbero dovuto detenere lo stesso titolo nel 2021 saranno capitali europee della cultura nel 2022 e 2023.

 

A darne notizia è stata la deputata Željana Zovko, la quale ha salutato l’iniziativa nel corso di una seduta plenaria e ha sottolineato che la decisione è effettiva e può venire applicata già alla fine di quest’anno. Zovko ha sottolineato l’importanza della delibera per le città e i settori culturali colpiti dalla pandemia.

Progetti culturali locali
“Il programma delle Capitali europee della cultura celebra la diversità della cultura europea. Promuoviamo la tradizione e il patrimonio culturale, offriamo un palcoscenico per i progetti culturali locali”, ha affermato.

Željana Zovko

Purtroppo, sia Fiume che Galway sono state colpite duramente dalle restrizioni introdotte per arrestare o almeno frenare la diffusione del Covid-19. Molti avvenimenti programmati sono stati posticipati o cancellati e gli organizzatori non hanno potuto coprire le spese della preparazione. L’Unione europea, in stretta collaborazione con le città colpite, ha deciso di prendersi la responsabilità di assistere i settori culturali nel corso della pandemia e ha proposto di prolungare la scadenza del titolo di altri quattro mesi, in modo da dare una possibilità di riscatto alle città, in un periodo che sarà epidemiologicamente più sicuro.

Comunicazione stretta col Consiglio
Željana Zovko, la quale ha consegnato la proposta, si è consultata col consigliere Schinas e ha sempre mantenuto una comunicazione molto stretta col Consiglio dell’Unione europea.
Quando le trattative hanno portato a una soluzione di compromesso, il Parlamento europeo, all’inizio di dicembre, nel corso della sessione del Dipartimento per la cultura e l’istruzione, ha approvato il documento mandandolo ai voti. Ieri, dunque, è stata confermata la decisione di sostenere ulteriormente le Capitali europee della Cultura del 2020.

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