Croazia, chi abbandona un animale ora rischia il carcere

0
Croazia, chi abbandona un animale ora rischia il carcere
Foto: Kristina Stedul Fabac/PIXSELL

Da oggi, martedì, 2 aprile in Croazia aumenta la pena per chi abbandona un animale domestico. Il colpevole rischia di scontare da uno a due anni di prigione se l’abbandono provoca la morte dell’animale o se gli animali abbandonati sono più di uno, fanno sapere dal portale N1. Crescono anche le punizioni per la loro uccisione e tortura: queste potranno comportare dai due ai tre anni di detenzione se il crimine sarà commesso per puro egoismo. Inoltre, chi dovesse compiere tali reati da oggi avrà il divieto di possedere animali domestici per una periodo che va da uno a cinque anni.

L’Associazione Amici degli animali ha inviato la proposta di legge al ministero della Giustizia, il quale ha rivisto e integrato il Codice penale, compiendo “un grande passo verso la tutela degli animali in Croazia”, fanno sapere dall’Associazione stessa.

I cittadini non dovranno più aspettare che l’ispezione veterinaria reagisca a una denuncia di abbandono, perché chi si sbarazzerà di un animale potrà essere immediatamente denunciato alla polizia. In tale modo sarà più facile intervenire a favore della bestiola e contemporaneamente le persone avranno più paura di sbarazzarsene perché la pena che rischiano è molto alta.

Ci aspettiamo che gli individui riflettano prima di comprare un animale domestico, perché questi necessita di denaro, tempo e conoscenze affinché venga accudito per un lungo periodo. Le persone saranno più responsabili anche per quanto riguarda la moltiplicazione degli animali, ricorrendo alla sterilizzazione, evitando l’abbandono dei cuccioli”: questo il parere dell’Associazione Amici degli animali. Contemporaneamente questa decisione spronerà le Città e i Comuni ad avviare politiche e programmi contro l’abbandono degli animali. Le maggiori pene contro chi uccide e tortura gli animali potranno essere inflitte grazie alle denunce dei testimoni.

Gli Amici degli animali sottolineano che le nuove disposizioni del Codice penale dovrebbero fungere da stimolo per ulteriori modifiche legislative e soprattutto per revisioni alla legge sulla protezione degli animali e alle relative ordinanze. Credono anche che sia importante istituire un controllo per la protezione degli animali e creare un settore per la loro protezione presso il Ministero dell’Agricoltura.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display