Nell’ambito di un accordo storico tra gli Stati Uniti e la Croazia, il primo contingente di veicoli corazzati Bradley, di produzione americana, è atteso in arrivo nel Paese dall’arida Nevada all’inizio dell’inverno. La notizia, riportata dal quotidiano Večernji list, evidenzia che questo passo è di fondamentale importanza strategica, che posiziona la Croazia al centro delle operazioni per la manutenzione e la modernizzazione dei veicoli corazzati.
L’ormai ex ministro della Difesa, Mario Banožić, destituito dopo l’incidente mortale provocato poche settimane fa, aveva annunciato all’inizio del mese in Parlamento che i veicoli da combattimento Bradley sarebbero giunti entro la metà di dicembre, aprendo la strada a un nuovo capitolo nella difesa nazionale croata. Banožić aveva inoltre sottolineato che la rivitalizzazione di questi veicoli sarebbe stata gestita dall’azienda Đuro Đaković, trasformandola in un fulcro cruciale per il servizio di veicoli corazzati in questa parte d’Europa.
L’accordo tra la Đuro Đaković Specijalna vozila e la multinazionale americana BAE Systems è un tassello chiave di questa collaborazione. Con un contratto del valore di 3,82 milioni di dollari, è stata sancita la cooperazione nell’approvvigionamento dei 89 veicoli corazzati Bradley. Questo accordo, atteso da anni, segna un importante passo avanti nel rafforzamento delle capacità dell’esercito croato.
Il ministero della Difesa ha confermato che il progetto procede secondo la pianificazione prestabilita, con il completamento previsto nel 2026. “Firmando il contratto tra BAE Systems e Đuro Đaković Specijalna vozila, sono stati creati i presupposti per la consegna dei veicoli Bradley in Croazia. Ci aspettiamo che i primi veicoli arrivino dagli Stati Uniti entro la fine di quest’anno, dopo di che inizierà la loro rivitalizzazione presso l’azienda Đuro Đaković Specijalna vozila”, ha dichiarato il portavoce del ministero.
L’offerta degli Stati Uniti di donare e vendere i veicoli corazzati alla Croazia era stata avanzata sei anni fa, ma solo nel gennaio dell’anno scorso è stata presa la decisione definitiva di accettare l’offerta. Questo passo è parte degli sforzi della Croazia per potenziare le sue forze terrestri e adempiere agli impegni presi come membro della Nato.
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