Dopo i terribili fatti che si sono consumati in questi giorni a Zagabria e Pola (un cittadino austriaco ha ucciso i suoi tre figli, mentre iin Istria una coppia di fanatici religiosi ha lasciato morire il figlio 15.enne malato)  che hanno visto come vittime bambini e giovani, ora un nuovo episodio di questo genere si è verificato in Italia, e più precisamente a Città della Pieve (Perugia). Una donna ungherese di 43 anni, venerdì sera ha adagiato sul nastro trasportatore di una cassa di un supermercato di Città della Pieve il corpo senza vita del figlio di 2 anni. Il piccolo presentava numerose ferite d’arma al petto e i soccorritori hanno tentato invano di rianimarlo. La donna, in stato confusionale, è stata portata dai carabinieri in caserma. Il sostituto procuratore Manuela Comodi ha sottoposto la donna a fermo per omicidio.
L’ungherese non avrebbe fatto ammissioni su quanto successo. Un coltello è stato trovato nella sua borsa. Elemento ora al vaglio degli investigatori coordinati dalla Procura di Perugia per stabilire se si tratti dell’arma del delitto. I momenti drammatici di quello che per gli inquirenti umbri è un omicidio sono ora in fase di ricostruzione da parte dei carabinieri per chiarire cosa sia realmente successo ieri pomeriggio nella tranquilla cittadina nel cuore dell’Italia.