Il Litorale sloveno rimane una delle zone maggiormente colpite dal Covid-19. I casi attivi tra Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano superano il migliaio di persone. I punti per le vaccinazioni e per i test rapidi sono sotto forte pressione.
Intanto, da mercoledì 19 gennaio, entreranno in vigore provvedimenti che riducono il rischio di un blocco delle varie attività per mancanza di personale. In campo sanitario il competente Ministero ha deciso di non costringere alla quarantena medici e paramedici che entrano in contatto con malati di Covid. Potranno recarsi al lavoro se privi di sintomi, con almeno un tampone rapido negativo risalente alle 24 ore precedenti. Saranno esentati dall’isolamento anche i bambini delle scuole materne ed elementari, nonché gli studenti delle medie, a patto che ripetano i test rapidi ogni giorno. I professori e gli insegnanti potranno recarsi in classe anche se entrati precedentemente in contatto con alunni contagiati, ma dovranno affrontare il test rapido ogni giorno e indossare durante le ore di lezione le mascherine FFP2. Il governo sta facendo tutto quanto possibile per non chiudere le scuole, sebbene il numero di ragazzi positivi continui a salire. Le loro classi saranno poste in quarantena e avviate alla didattica a distanza quando il loro numero raggiungerà il 30 per cento dei positivi. Il timore è che non ci siano risorse umane, non colpite dal virus, sufficienti per coprire tutte le necessità delle scuole e in particolare per le supplenze.